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Plusvalenze, tutti assolti al processo del tribunale Figc: salvi 11 club e 59 dirigenti

Il Tribunale ha accolto in pieno la tesi della difesa che contestava il metodo con cui la procura federale voleva definire il "prezzo giusto" per i singoli cartellini

Tutti prosciolti i dirigenti e i club coinvolti nel processo sportivo al Tribunale Figc sulle plusvalenze. I giudici federali hanno assolto gli 11 club e i 59 dirigenti, compresi quindi il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, l’ex juventino Fabio Paratici e il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. In primo grado quindi il Tribunale ha accolto in pieno la tesi della difesa che contestava il metodo con cui la procura federale aveva provato a stabilire un «prezzo giusto» per i cartellini dei giocatori ceduti o acquistati durante il calciomercato. Per il Tribunale non ci sarebbe stata neanche alcuna: «violazione delle norme federali in materia gestionale ed economica». Secondo la sentenza, senza un comprovato accordo che riveli la falsificazione di un valore, non si può procedere per un illecito. La procura federale aveva chiesto un anno di inibizione per il presidente juventino Andrea Agnelli, 16 mesi per l’ex Paratici e 800 mila euro di multa per il club bianconero. Per il presidente del Napoli invece la richiesta dell’accusa era di una condanna a 11 mesi e 5 giorni. Tra gli 11 club coinvolti nel processo, cinque sono società di Serie A: Empoli, Genoa, Juventus, Napoli e Sampdoria. Le motivazioni della sentenza non arriveranno prima di una settimana, dopo di che la procura federale valuterà se fare ricorso.

Sentenza Processo Sportivo Plusvalenze Serie A

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