Un video del blogger ucraino Sklyarov è stato modificato dai filorussi per negare la strage di Bucha

Il racconto di Vladimir Sklyarov è stato stravolto dagli utenti che negano le atrocità commesse nella città ucraina

Cosa è successo «davvero» a Bucha? I molti che provano a negare il massacro avvenuto per mano delle truppe di Mosca nella città ucraina hanno avuto negli scorsi giorni una nuova arma a loro favore: la presunta testimonianza di un blogger ucraino che racconta di aver parlato con i soldati russi. Il ragazzo racconta che i membri dell’esercito del Cremlino avrebbero rassicurato lui e i suoi concittadini sul fatto che «non avrebbero fatto del male a nessuno», fuorché ai nazisti. Scacco matto per i «creduloni» della strage? Non proprio.

Per chi ha fretta:

  • Due video che ritraggono la presunta testimonianza di un blogger ucraino stanno venendo condivisi nei canali filo-russi
  • Vengono utilizzati per sostenere che il massacro di Bucha non è che una grande menzogna dei media occidentali
  • In realtà la clip è stata tagliata e rimontata: originariamente, l’uomo che parla nel video non ha mai avuto intenzione di smentire quanto avvenuto a Bucha, anzi conferma di aver assistito ad episodi traumatici e violenti

Analisi

Un estratto della testimonianza del blogger Vladimir Sklyarov è stato condiviso su Facebook con il logo «ZTV», alludendo alla narrazione di area filo-russa. Il testo che accompagna il video ribadisce che ciò che racconta il blogger smentirebbe il resoconto delle autorità di Kiev su quanto avvenuto a Bucha. Ma Skylarov sembra essere molto amato dai complottisti, che rilanciano anche un secondo video in cui è protagonista: «L’esercito russo (a Bucha, ndr) si è comportato nel modo più educato possibile e certamente “nessuno ha torturato o ucciso nessuno”, come stanno cercando di far passare le autorità ufficiali di Kiev», scrive la pagina Facebook Russia-Press. Il video allegato a questa descrizione riprende quanto diffuso dal canale Telegram Readovka, che raccoglie oltre un milione di iscritti.

Stessa persona, stessa tesi, due video diversi. Entrambi decontestualizzati per sostenere una narrazione distorta. A smentire tutto è lo stesso Skylarov, che in due post pubblicati sul suo canale YouTube racconta la sua versione dei fatti con un titolo abbastanza didascalico: «Come i propagandisti russi hanno distrutto e utilizzato il mio video».

Il blogger spiega come le «briciole di informazione» contenute nei suoi post siano state «distorte e presentate da una diversa angolazione». Spiega anche di essere semplicemente «un uomo che è stato solo fortunato a non imbattersi in mostri lacerati che hanno ucciso persone dall’altra parte di Bucha, al confine con Irpin»: dunque la sua immagine e le sue parole sarebbero state tagliate e montate sapientemente per stravolgere il suo racconto originario. Che è di tutt’altro stampo: «Ho visto personalmente persone uccise da soldati russi che venivano trasportate nei carrelli della spesa dal supermercato al cimitero. E voi, tutti coloro che credono a questa ridicola confutazione, siete fetidi spazzini che non possono ammettere l’ovvio: non c’era nessun altro con le armi a Bucha, tranne l’esercito russo», conclude.

Se non dovesse bastare, in quest’altro video Skylarov aggiunge: «Al momento della nostra partenza, il 10 marzo, Bucha era completamente occupata e abbiamo visto molte persone uccise da soldati russi che giacevano sulle strade, così come auto bruciate e automobili che sono state investite da un carro armato russo con persone all’interno. Abbiamo visto persone colpite da soldati russi che sono state portate in carriole dal supermercato al cimitero. Abbiamo sentito molte storie spaventose su Yablunskaya Street: le persone vengono uccise quando cercano di andare a Irpin vicino al centro commerciale Giraffe e quindi non hanno il coraggio di andarsene per così tanto tempo. E quando abbiamo camminato lungo questa strada il 10 marzo, i corpi che sono nei video erano già sdraiati su di essa. Ho dovuto chiudere gli occhi». Un racconto decisamente diverso, che Skylarov sostiene essere stato «stravolto dai fascisti russi».

Conclusioni

La testimonianza del blogger ucraino Skylarov è stata tagliata e ri-montata per sostenere che il massacro di Bucha non sia mai avvenuto, ma il protagonista dei video originale non ha mai dichiarato nulla di simile: a denunciare la manipolazione è lui stesso, sul suo canale YouTube.

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