Varoufakis: «Putin? È un depravato, ma Usa e Nato hanno creato il mostro che ora vogliono distruggere»

L’ex ministro greco delle Finanze: Biden? La storia lo giudicherà un codardo pronto a sacrificare gli ucraini

Yanis Varoufakis, ex ministro greco delle Finanze protagonista della battaglia con la Troika nel 2015 e poi dimessosi, non parteciperà all’evento della commissione DuPre sulla guerra in Ucraina in programma per sabato. «Non prenderò parte a quella kermesse – chiarisce oggi in un’intervista a La Stampa – Io pro-Putin? Ma non scherziamo: sono stato tra i primi nel 2001, dopo le atrocità che aveva commesso in Cecenia, a definirlo un criminale di guerra». Il leader di DiEM25 dice che con questa guerra lo Zar è sceso «a nuove profondità di depravazione», ma ne ha anche per Joe Biden: «La storia lo guarderà come un codardo pronto a sacrificare gli ucraini per una guerra che rischia di continuare all’infinito». Poi spiega a Davide Lessi la sua posizione: «Putin non è un nemico dei nazisti. Non gli interessa niente di chi parla russo in Ucraina e, anzi, gli interessa poco anche del suo popolo in patria. Detto questo, il battaglione Azov è un gruppo nazista la cui esistenza in Europa non dovrebbe essere tollerata. La posizione di DiEM25, il movimento che ho aiutato a fondare, è questa: Putin non ha scuse per aver invaso l’Ucraina, Zelensky non ha scuse quando si presenta in compagnia dei nazisti». E anche gli Stati Uniti hanno ««tanto da chiarire. Negli Anni ’90, con delle politiche economiche distruttive, Washington ha inflitto un’umiliazione al popolo russo, anziché accogliere Mosca nel sistema economico globale. Questo è anche uno dei motivi per cui un ex uomo del Kgb, Vladimir Putin, è riuscito a diventare così potente. Gli Stati Uniti e la Nato hanno aiutato a creare questo mostro che ora vogliono distruggere».


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