L’attivista russa Elena Osipova aggredita da due ragazzi in piazza: la 76enne protestava nel Giorno della Vittoria per la guerra in Ucraina

L’attivista sopravvissuta all’assedio nazista di Leningrado, e simbolo delle proteste in piazza in Russia contro la guerra in Ucraina, è stata scippata di due manifesti prima di prendere parte alla manifestazione contro la guerra

L’attivista 76enne Elena Osipova, sopravvissuta all’assedio nazista di Leningrado e simbolo delle proteste in piazza in Russia contro la guerra in Ucraina, è stata aggredita da due giovani davanti alla porta di casa a San Pietroburgo. I due giovani le avrebbero strappato dalle mani due manifesti contro la guerra, secondo quanto riferito da alcuni testimoni oculari presenti sul posto. Secondo quanto riportato da Kevin Rothrock, caporedattore della testata russa Meduza, Elena Osipova non è stata l’unica persona a cui è stato impedito di organizzare e partecipare nel Giorno della Vittoria a svariate manifestazioni di protesta contro il Cremlino e contro la decisione di Putin di scatenare una guerra contro l’Ucraina.


La repressione delle proteste in Russia

Negli scorsi giorni, la polizia russa ha arrestato tre attivisti del movimento Vesna, perché avevano invitato i russi a unirsi alle proteste contro la guerra. Altri attivisti, tra cui alcune esponenti del movimento femminista Eve’s Ribs, sono state arrestate dagli agenti russi perché sospettate di essere coinvolte nella presunta preparazione di attacchi terroristici e nella produzione di bombe. Secondo quanto riferito dai media russi, i vari arresti dei giorni scorsi sono stati legati alla presunta «minaccia di organizzazione di piani o azioni provocatorie per il 9 maggio», in occasione delle celebrazioni del Giorno della Vittoria.


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