Draghi in Parlamento, Crippa (M5s): «Chiediamo un voto sull’Ucraina, non indebolirà il governo»

Il capogruppo del Movimento alla Camera (vicino a Di Maio): «Soddisfatti dal nuovo impegno sulla via diplomatica»

Il premier Mario Draghi ha tenuto davanti alla Camera la stessa relazione che aveva fatto al Senato. E dopo la polemica di ieri a proposito dell’elezione del presidente della commissione Esteri al Senato, dalle parte del Movimento cinque stelle i toni restano nervosi, anche se il sostegno al governo non è messo in discussione. Tanto più perché l’intervento davanti alla Camera dei deputati è affidato al capogruppo Davide Crippa, considerato vicino al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ben più di quanto lo sia al capo del partito, Giuseppe Conte.


«Il Movimento cinque stelle ha chiesto che lei presidente venisse a riferire in aula perché riteniamo doveroso che al parlamento sia riconosciuta la sua centralità. Glielo dico con schiettezza: il passaggio parlamentare non mira ad indebolire il governo ma ne vuole rafforzare e consolidare la linea politica e di indirizzo come si conviene ad una democrazia parlamentare».


È il punto su cui batte il capogruppo pentastellato che poi sembra riferirsi direttamente all’azione del ministro degli Esteri che proprio ieri ha presentato un documento all’Onu: «Con soddisfazione vediamo che si va nella direzione giusta, ossia il consolidamento della via diplomatica, la ringrazio per aver ascoltato le nostre sollecitazioni» . A fine intervento, Crippa torna a chiedere presto un nuovo voto dell’aula sulla situazione in Ucraina e sul ruolo dell’Italia in questa fase (invio delle armi incluso): «Chiediamo che presto il Parlamento si confronti con un voto, presidente abbia più coraggio».

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