Attacco hacker agli aeroporti del Nord Italia: siti KO. Nelle chat i filo-russi di Killnet insultano anche Draghi

Il collettivo di hacker filo-russi rivolgendosi al governo italiano: «La polizia e i media italiani mentono. Attendiamo le scuse, solo allora ce ne andremo». Gli attacchi per il momento hanno colpito solo i siti ma non hanno compromesso decolli e atterraggi

Anche alcuni aeroporti italiani sono stati colpiti dell’attacco informatico lanciato dagli hacker filo-russi della rete Killnet. L’attacco Ddos è iniziato nella serata di ieri, 19 maggio, quando gli hacker hanno preso di mira diversi siti istituzionali italiani, oltre che quelli di alcuni scali che dal pomeriggio di oggi, 20 maggio, risultano irraggiungibili. L’attacco ha colpito vari scali, tutti nel Nord Italia: Malpensa e Linate, Orio al Serio a Bergamo, il Cristoforo Colombo di Genova e il Federico Fellini di Rimini e San Marino. La serie di attacchi, però, non ha avuto effetti né sui voli, né intaccato i sistemi operativi interni di tutti gli scali aeroportuali, i cui tecnici sono al lavoro per ripristinare i servizi web.


Nel messaggio su Telegram in cui viene indicata la lista degli aeroporti presi di mira dagli hacker della rete filo-russa è presente un messaggio che chiama in causa l’esecutivo, accompagnato da un volgare fotomontaggio volgare del premier Mario Draghi, rappresentato con un fallo sulla sua testa. Il gruppo della rete Killnet scrive: «Caro governo italiano, rispettiamo il vostro Paese e la vostra Repubblica, ma non il vostro comportamento. La vostra polizia sta sfacciatamente mentendo contro di noi attraverso i media. I media italiani mentono alla popolazione». E il collettivo infine aggiunge: «Volevate mettere alla prova la nostra forza? La vostra polizia riuscirà a fermarci? Crediamo sia arrivato il momento che qualcuno si scusi per la disinformazione su Killnet. Solo allora ce ne andremo».


Il messaggio della rete Killnet contro il governo italiano

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