Ucraina, Zelensky rimuove il capo della sicurezza a Kharkiv – Il live blog

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Nel 95esimo giorno di guerra in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky si è recato a Kharkiv, in quella che è stata la sua prima visita fuori dalla regione di Kiev. Sul fronte diplomatico l’Ue non ha ancora trovato un accordo per l’embargo del petrolio russo. Domani, 30 maggio, è previsto un nuovo incontro.


19.00 – Kuleba sente Borrell

Telefonata tra l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, e il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba alla vigilia del vertice europeo. «L’Ue continuerà a facilitare la fornitura di assistenza militare e abbiamo concordato sull’urgenza di avanzare sulle sanzioni» contro Mosca, riferisce in un tweet il capo della diplomazia Ue. «Con i leader discuteremo di come supportare l’esportazione dei prodotti agricoli dall’Ucraina e di quale sia l’impatto dell’aggressione russa sulla sicurezza alimentare globale», aggiunge.


17.00 – Zelensky rimuove il capo della sicurezza a Kharkiv

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimosso il capo della sicurezza a Kharkiv, in quanto a suo avviso «non ha lavorato per la difesa della città».

14.36 – Ambasciatore italiano: «Ruolo importante sul fianco sud-est della Nato»

«L’Italia avrà un ruolo importante nel quadrante sud-orientale della Nato». Le parole dell’ambasciatore italiano alla Nato Francesco Maria Talò ad Ansa anticipano i prossimi cambiamenti previsti al fianco est dovuti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Sui dettagli si potrà sapere di più solo prima del summit di Madrid che si terrà a fine giugno, quando i leader di riuniranno per aggiornare l’importante documento della Nato chiamato “Concetto Strategico” e per fare il punto sulla guerra. L’altro tema fondamentale sarà anche l’allargamento dell’alleanza militare con Finlandia e Svezia.

14.00 – Erdogan: «Gli eventi peggiorano. Urgente dialogo tra Mosca e Kiev»

«Sogniamo che questa guerra finisca il più presto possibile, ma sembra che gli eventi si stiano sviluppando negativamente ogni giorno che passa». A dirlo è il presidente turco Erdogan in una intervista a canale Ntv, citata dall’agenzia russa Tass. «Ho intenzione di telefonare al presidente russo Putin e al presidente ucraino Zelensky nelle prossime ore», ha continuato, «la Turchia continuerà a chiedere alle parti del conflitto di utilizzare tutti i canali di dialogo e della diplomazia».

13.00 – Forti esplosioni a Kharkiv

Kharkiv

Secondo quanto riportato da Canale 24, nella città ucraina di Kharkiv sono state udite forti esplosioni. L’allarme è scattato alle 12.32 locali. Subito dopo le esplosioni. Nello stesso tempo le sirene antiaeree hanno cominciato a suonare nelle città di Poltava, Dnipro, Zaporizhzha, Lugansk, Cherkasy, oltre alla regione di Kiev e alla capitale stessa.

9.30 – Gazprom: regolare il flusso di gas attraverso l’Ucraina

Il gas scorre regolare nel gasdotto che attraversa l’Ucraina per raggiungere l’Europa occidentale. Lo fa sapere Gazprom, che ha rilevato oggi allo snodo di Sudzha – al confine tra Russia e Ucraina – una portata di 44 milioni di metri cubi, simile a quella di ieri. Il colosso del gas fa notare che rispetto all’inizio del mese di maggio, il flusso si è ridotto notevolmente. A inizio mese la portata era di 95,8 milioni di metri cubi. Questo avveniva prima che l’Ucraina chiudesse il gasdotto che attraversa Kiev.

8.00 – L’ambasciatore russo nel Regno Unito: «Mosca non userà armi tattiche nucleari»

Mosca non utilizzerà armi nucleari tattiche contro l’Ucraina. Lo fa sapere l’ambasciatore russo nel Regno Unito Andrei Kelin, che ha spiegato al programma Sunday Morning della Bbc che l’uso di questi armamenti viene riservato a conflitti in cui l’esistenza dello Stato russo viene minacciata, cosa che «non ha nulla a che fare con l’operazione in corso» in Ucraina, ha dichiarato.

7.30 – Kiev: «Distrutto il 30% dei carri armati russi»

Il 30% dei sofisticati carri armati russi è stato distrutto dalle forze ucraine. Lo dichiara il consigliere del ministro dell’interno ucraino, Viktor Andrusiv, in un’intervista a Canale24. Andrusiv ha detto: «Prima della guerra contro l’Ucraina, la Russia aveva circa 3 mila carri armati moderni e oltre il 30% di essi è stato distrutto dai nostri difensori in tre mesi di guerra. Tra sei mesi questa cifra potrà solo aumentare». Il consigliere ha dichiarato che a causa dei danni subiti per mano dell’esercito ucraino, le forze armate russe sono state costrette a rimettere in servizio i carri armati sovietici degli anni Settanta.

7.30 – Negli ospedali della Crimea occupata vengono curati i soldati russi prima dei civili

«Nella Crimea occupata agli ospedali è stato ordinato di dare la priorità ai soldati russi feriti rispetto ai pazienti civili». Lo afferma lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine in un comunicato, che aggiunge: «A causa delle molte vittime nelle forze nemiche, le autorità occupanti in Crimea hanno ordinato di rimuovere i pazienti civili dagli ospedali locali per liberare i letti ai soldati feriti. E il sangue dei donatori viene raccolto in modo intensivo»

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