Vertice Ue, passi avanti sull’embargo al petrolio russo. Von der Leyen: «Difficile un accordo nelle prossime 48 ore»

Si lavora a uno stop in due fasi al greggio da Mosca. Anche la prima banca russa verso l’esclusione da Swift

Nella bozza di conclusioni, che sarà sul tavolo del vertice straordinario europeo di oggi e domani, è entrato anche l’embargo al petrolio russo, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche europee citate dall’agenzia Ansa. Alla riunione degli ambasciatori Ue di stamattina 30 maggio, nello specifico, sarebbero state gettate le basi per un compromesso su uno schema sanzionatorio «abbastanza strutturato». Tuttavia, una intesa totale sulle misure contro Mosca sarebbe ancora lontana. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha commentato: «Sul sesto pacchetto di sanzioni abbiamo lavorato duramente, si sono fatti passi avanti ma non siamo ancora alla meta: ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore. È importante mantenere la solidarietà e l’unità dell’Ue».


Secondo quanto si apprende, l’embargo al petrolio avverrebbe in due fasi. La prima su quello proveniente via mare, la seconda su quello degli oleodotti (ma questa seconda fase sarà attuata solo in un secondo momento). L’esclusione degli oleodotti riduce di molto l’incidenza dell’embargo petrolifero. Nei giorni scorsi, per evitare il veto dell’Ungheria, si era discusso di tenere fuori da un embargo totale l’oleodotto dell’Amicizia (Druzhba), che porta greggio all’Ungheria e ai Paesi dell’Ue orientale. Ma anche questa strada sembra ormai essere stata scartata. Nel sesto pacchetto di sanzioni, dovrebbero essere confermate le misure restrittive nei confronti di alcuni oligarchi e l’esclusione dal sistema Swift di una serie di istituti finanziari di Mosca, tra cui la prima banca russa Sberbank.


Foto in copertina di repertorio da ANSA

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