iPad obbligatorio per le lezioni, il caso nell’istituto Mazzini-Modugno di Bari. La preside: «Sennò cambiate scuola»

La preside della scuola ha ribadito la sua scelta: «Siamo stati chiari e trasparenti sin dall’inizio»

Sul sito ufficiale di Apple i prezzi degli iPad partono da 389 euro e superano i 1.000 euro per i modelli più prestanti. Sono queste le cifre a cui deve prepararsi una famiglia che decide di mandare un figlio a studiare nell’Istituto Comprensivo Mazzini Modugno di Bari, visto che i ragazzi che non avranno nello zaino questo dispositivo sono stati invitati a «proseguire il percorso di studi presso altra istituzione scolastica». O almeno, è questa l’alternativa ufficiale che viene presentata in una circolare ai genitori che non sono intenzionati ad acquistare un tablet di Apple. La preside dell’istituto Maria Dentamaro ha difeso questa presa di posizione: «Siamo stati chiari e trasparenti sin dall’inizio». La scuola ha chiarito anche il fornitore: ad occuparsi della vendita e della manutenzione dei dispositivi sarà Compulab che ha definito anche i prezzi dei dispositivi.


Le ragioni della preside

La preside Dentamaro ha spiegato all’edizione barese di Repubblica che la scelta di spostarsi verso una didattica digitale è stata fatta diversi anni fa: «Non è assolutamente una novità, noi lavoriamo con gli iPad dall’anno scolastico 2015/2016. Cioè da quando è stata emanata la legge 107 del 2015 e quindi da quando è in vigore il Piano nazionale per la scuola digitale». Sempre la preside ha chiarito che il costo del dispositivo deve ricadere sui genitori: «Già nell’istanza d’iscrizione era stato specificato che la scuola adotta l’Azione 6 del Piano, che porta il nome di ‘Bring Your Own Device‘. Comunque noi andiamo da sempre incontro ai genitori: abbiamo un numero di macchine a disposizione che diamo in comodato d’uso alle famiglie straniere e a quelle meno abbienti».


Perché solo prodotti Apple

I tablet sono obbligatori dalla terza elementare per la scuola primaria e dalla prima media per la scuola secondaria di primo grado. La scuola ha spiegato di aver scelto gli iPad dopo aver provato modelli di altre marche, come ha dichiarato Dentamaro in un servizio di Tg Norba: «La ragione è semplice ed è anche stata testata. In questi sette anni abbiamo testato come il lato educational dell’iPad è quello che risponde meglio ai bisogni educativi degli alunni e alle esigenze dei docenti».

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