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Juventus, Di Maria non decolla: dopo Berardi spunta Neres

12 Giugno 2022 - 15:16 Marco Juric
David Neres
David Neres
Con la pista Di Maria sempre più complicata, la Juventus si guarda attorno e sonda profili alternativi

La Juventus ormai da giorni ha iniziato a guardarsi intorno alla ricerca di un’alternativa concreta ad Angel Di Maria. Troppi dubbi attorno all’operazione e un tentennamento costante dell’argentino che sta iniziando a spazientire i bianconeri. Il Barcellona lo vuole e ad oggi sembra essere la pista più probabile per El Fideo, così la Juventus ha iniziato a sfogliare la margherita delle opzioni alternative: detto di Berardi, la novità riguarda David Neres in uscita dallo Shakhtar Donetsk, dopo la sfortunata scelta di trasferirsi in Ucraina nel gennaio scorso. Sul brasiliano è forte la concorrenza del Benfica, ma un’accelerata della Juventus potrebbe far vacillare l’ala ex Ajax.

Il Brasile, l’Ajax e l’offerta cinese: chi è Neres

EPA/YURI EDMUNDO | David Neres durante un allenamento con la Nazionale brasiliana, Atletico Mineiro training center, Belo Horizonte, Brasile, 1° luglio 2019

Esterno alto, mancino di piede ma ama partire dalla fascia destra. Se bastasse questo, sarebbe la perfetta copia di Di Maria. Ma le categorie ci sono nel calcio e Neres è qualche gradino sotto l’argentino. Una carriera che inizia al San Paolo, il club “di famiglia”, ma è in Europa che il ragazzo si fa conoscere. In cinque stagioni in Olanda si ritaglia un ruolo da assoluto protagonista con 47 reti e 41 assist in 179 partite, con l’acuto della cavalcata in Champions League nel 2019. Un’estate di calciomercato in cui l’Ajax cedette tre gioielli de Ligt, De Jong e Dolberg. Ma rifiutò per Neres un’offerta faraonica dai cinesi del Guangzhou Evergrande. Il momento svolta della carriera. A novembre il ginocchio va in frantumi, così come la stagione. Un anno fuori e il ritorno in campo nell’autunno del 2020. Ma non è più come prima, lui e l’Ajax. I numeri restano, così come le vittorie, ma qualcosa si è rotto. A gennaio la scelta di dire addio, l’Ucraina e infine la guerra. Meglio cambiare aria, ancora una volta, con un destino diviso tra Italia e Portogallo.

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