Gas, Cingolani convoca le aziende: verso gli stoccaggi obbligatori e l’ipotesi razionamenti

Il Mite vuole forzare la mano sul riempimento delle scorte alla luce dei tagli arrivati negli ultimi giorni da Mosca. Sul tavolo anche il passaggio allo stato d’allerta

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani incontrerà le aziende del gas martedì 21 giugno e mercoledì 11. Il taglio delle forniture arrivato da Mosca, motivato da un guasto tecnico al gasdotto Nord Stream 1 che porta il gas dalla Russia a buona parte dell’Europa, ha spinto l’Italia ad accelerare sulle soluzioni alla crisi. Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, già nei due incontri della prossima settimana si potrebbe passare allo stato d’allerta (non più early warning). Martedì ci sarà una riunione tecnica del Comitato di emergenza, dove oltre ai rappresentanti del Mite e dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), ci saranno anche quelli di Eni, Edison e delle aziende che gestiranno i rigassificatori (Snam, Olt e Adriatic Lng). Nel vertice di mercoledì saranno presenti Cingolani e i vertici delle società. Sul tavolo ci saranno le valutazioni sulle ipotesi dei tagli ai consumi di gas e di energia elettrica, ma anche l’idea di rendere obbligatori gli stoccaggi per le 18 aziende coinvolte nella distribuzione, visto che gli incentivi non sono bastati. Anche perché il prezzo al metro cubo è al momento 7 volte quello dell’anno passato, e gli operatori sono restii a comprare. Ieri, 18 giugno, l’ad di Eni Claudio Descalzi – che si muove con il governo nella risoluzione della crisi – aveva detto: «E’ importante stoccare. Dobbiamo riuscire ad avere almeno un 70-80% di stoccaggi per ottobre per far fronte alle punte di consumi».


Immagine di copertina: ANSA/LUCA ZENNARO


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