Mosca, la nuova provocazione di Medvedev: «E se l’Ue sparisse prima dell’entrata dell’Ucraina?»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo torna ad attaccare l’Occidente, stavolta sull’adesione di Kiev all’Ue

Dopo giorni di dichiarazioni al veleno, l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev torna ad attaccare su Telegram l’Occidente, stavolta in merito all’adesione dell’Ucraina all’Ue. «E se anche l’Ue sparisse prima dell’entrata dell’Ucraina?», ha detto. «Mi viene da pensare a quale scandalo, a quali sacrifici sono stati fatti sull’altare dell’adesione all’Ue e a quale inganno delle aspettative degli ucraini infelici». E ha continuato: «Gli ucraini saranno sotto verifica per decenni. Pertanto, la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima». L’ultimo attacco dell’ex presidente russo era stato nei confronti della presidente di Commissione Ue Ursula von der Leyen: «Specialista del parto, prepara gli ucraini a morire per l’Ue», aveva detto.


Poche ore prima era toccato ai presidenti MacronScholz e Draghi in visita a Kiev, appellati da Medvedev rispettivamente come «mangia rane, würstel e spaghetti». Il commento del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo era arrivato anche sul possibile accordo tra Kiev e Washington per assicurare agli ucraini le forniture di gas nel prossimo inverno: «Kiev ha intenzione di pagare le consegne in due anni, ma chi ha detto che tra due anni l’Ucraina esisterà ancora sulle mappe mondiali?». Tra le dichiarazioni più forti quella dello scorso 7 giugno quando Medvedev parlò di vero e proprio odio per l’Occidente. «Sono bastardi e degenerati. Vogliono la morte per noi, per la Russia. E finché sarò vivo farò il possibile perché spariscano».


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