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Via libera del Parlamento Europeo: approvata la relazione per concedere immediatamente lo status di Paese candidato all’Ucraina

23 Giugno 2022 - 13:36 Redazione
I deputati hanno affermato «che non esiste una procedura accelerata per l'adesione all'Ue» e che questa rimane «un processo strutturato e basato sul merito»

La relazione per concedere immediatamente lo status di Paese candidato Ue all’Ucraina e alla Moldavia è stata approvata dal Parlamento Europeo con una schiacciante maggioranza. 529 voti favorevoli, 45 contrari e 14 astenuti, rispetto alla domanda che l’Ucraina aveva firmato lo scorso 28 febbraio, quattro giorni dopo l’invasione della Russia. Adesso si attende la convalida dal Consiglio Ue. «Stiamo aspettando il via libera», ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, aggiungendo che «l’obiettivo chiaro è la piena adesione all’Unione europea», nonostante la procedura potrebbe richiedere anni. 

Anche la Commissione Ue guarda con favore a Kiev

Lo scorso 17 giugno era arrivato il parere favorevole alla candidatura di Kiev da parte della Commissione Ue. «L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei», aveva commentato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, aggiungendo: «È una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente. Resta ancora un lavoro importante da svolgere su stato di diritto, oligarchi, anticorruzione e diritti fondamentali, ma molto è stato fatto. E vogliamo che vivano il sogno europeo». La relazione di oggi indica anche la volontà dell’aula di concedere lo status alla Georgia, una volta completate le riforme necessarie. I deputati hanno affermato che «nel contesto della brutale guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, tale scelta darebbe prova di leadership, determinazione e lungimiranza», aggiungendo tuttavia «che non esiste una procedura accelerata per l’adesione all’Ue» e che questa rimane «un processo strutturato e basato sul merito».

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