Patagonia, Meta, Microsoft, Apple, Amazon: le aziende pagheranno le spese di viaggio in altri Stati per garantire alle dipendenti il diritto all’aborto

Le aziende pagheranno le spese di viaggio per le lavoratrici che dovranno spostarsi in un altro Stato per abortire

Dopo la sentenza della Corte Suprema di Washington che ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade, che fino a oggi ha garantito il diritto all’aborto in tutti gli Stati Uniti, il noto brand di articolo sportivi Patagonia ha reso noto che «coprirà le spese di viaggio, alloggio e procedure nel caso le dipendenti avessero la necessità di recarsi un un altro Stato federato per porre fine a una gravidanza». Ma non solo. La compagnia ha specificato che «pagherà la cauzione per il rilascio di tutte le lavoratrici dell’azienda, nel caso in cui vengano arrestate durante proteste pacifiche a favore del diritto all’aborto». «Prendersi cura dei lavoratori va oltre la copertura assicurativa sanitaria di base», si legge nel comunicato di Patagonia. E il brand, nella nota, aggiunge: «Con la nostra decisione vogliamo supportare la loro scelta di avere o non avere un figlio». Anche Meta (ex Facebook) ha fatto sapere che «nella misura consentita dalla legge, pagherà le spese di viaggio per le dipendenti che avranno bisogno di accedere all’assistenza sanitaria e ai servizi riproduttivi in un altro Stato», riporta il New York Times. Nella giornata di oggi, anche Apple, Amazon, Starbucks, e Microsoft, hanno fatto sapere che copriranno, in caso di necessità, le spese sostenute dalle dipendenti per abortire in uno Stato diverso dal proprio.


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