Il caldo di giugno è solo l’inizio, la previsione del Cnr su temperature e siccità: «Sarà un’estate più calda e secca della media»

Lo dicono i dati di giugno dell”Osservatorio sulla siccità dell’Istituto, secondo cui temperature così alte incideranno sulla vita stessa dell’ecosistema

«I modelli stagionali preannunciano un’estate molto più secca della media» e con temperature probabilmente al di sopra degli standard. A dirlo è l’Osservatorio sulla siccità dell’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) con i dati aggiornati a giugno 2022. Per quanto riguarda i prossimi mesi, i modelli previsionali stimano che temperature così alte incideranno sull’evapotraspirazione, ovvero sull’evaporazione dal suolo, da fiumi, laghi e bacini idrici, nonché sulla traspirazione delle piante. «I passaggi temporaleschi potranno solo mitigare localmente l’attuale deficit, in particolare sull’arco alpino – sottolinea il Cnr – dove i valori di pioggia potrebbero risultare nella norma climatica».


Temperature da record al Nord e al Sud

E conclude: «La siccità di questo periodo si conferma sempre più idrologica. La scarsità di innevamento invernale e di precipitazioni degli ultimi sei mesi sta intaccando le riserve idriche superficiali, principalmente nel Nord Italia. Questa situazione sta però progressivamente interessando anche il Centro-sud, a causa delle temperature da record fatte segnare a maggio – che sorpassa l’omologo mese del 2003 – e quelle di giugno, quando abbiamo registrato valori tipici di fine luglio».


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