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Draghi smentisce il Cremlino: «Putin non sarà presente al G20. Solo con le sanzioni costringeremo Mosca a trattare» – Il video

28 Giugno 2022 - 15:16 Redazione
Durante la conferenza stampa conclusiva del G7 di Elmau il premier italiano ha rinnovato la vicinanza all'Ucraina e ribadito l'unione dell'occidente contro Mosca: «Le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin»

«Vladimir Putin non sarà presente al prossimo G20». Così il premier italiano Mario Draghi durante la conferenza stampa conclusiva del G7 di Elmau smentisce le dichiarazioni del Cremlino sulla presenza del presidente russo al summit in Indonesia del prossimo novembre. «Vladimir Putin ha accettato l’invito», aveva detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov poche ore fa citato dai media di Mosca. Ora il premier Draghi riferisce quanto comunicatogli dallo stesso governo di Giacarta: «Sulla presenza del presidente Putin al G20, il presidente indonesiano lo esclude, è stato categorico, non verrà. Potrà succedere un intervento da remoto, vedremo». Nel discorso di fine vertice tenutosi in Alta Baviera, Draghi ha poi affrontato il tema delle sanzioni: «Abbiamo raffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati».

E ancora: «Questo G7 è stato veramente un successo, i nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sue conseguenze». Il premier italiano ha poi parlato dell’importante vertice Nato cominciato oggi, 28 giugno, a Madrid: «Dal vertice Nato ci aspettiamo la riaffermazione di questo senso di unità e fermezza del G7 e poi probabilmente un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia», ha spiegato. «Gli effetti di questa guerra sono imprevedibili, ci ritroviamo con una Ue più unita, una Nato più unita e probabilmente più grande: i Paesi cercano protezione e riarmamento. Le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin».

«Accelerare per il tetto al prezzo del gas»

Una delle questioni affrontate da Draghi ad Elmau è stata anche quella riguardante la crisi energetica. «Tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i finanziamenti a Putin, ma anche di rimuovere la cause dell’inflazione», ha detto il premier evidenziando le due complicate facce della stessa medaglia . «Abbiamo dato mandato con urgenza ai ministri su come applicare un price cap sul gas e sul
petrolio
», ha continuato ribadendo l’importanza di prevedere un tetto massimo sui costi. «L’Ue accelererà il suo lavoro sul tetto al prezzo del gas, una decisione che accogliamo con favore».

«Sul grano verificare al più presto accordo tra Mosca e Kiev»

Su un’altra urgentissima crisi, quella del grano, Mario Draghi ha fatto riferimento al possibile accordo tra Ucraina e Russia di cui si parla da settimane. «Il segretario generale dell’Onu Guterres a proposito del piano per il grano ha usato le parole “siamo oramai vicini al momento della verità”», ha detto il premier. «L’obiettivo è quello di capire se Ucraina e Russia vorranno sottoscrivere un accordo che permetterà al grano di uscire dai porti». E ha aggiunto: «La situazione va sbloccata in tempi rapidi per immagazzinare il nuovo raccolto».

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