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Gas, il Consiglio europeo apre al tetto temporaneo sui prezzi in caso di emergenza

31 Maggio 2022 - 15:27 Redazione
Il vertice straordinario ha dato mandato ufficiale alla Commissione europea di studiare la misura. Draghi: «Siamo stati accontentati»

Via libera dal vertice dell’Unione europea all’inserimento del tetto sul gas come misura temporanea contro la crisi energetica. Durante il vertice straordinario in corso a Bruxelles, i leader dei 27 Paesi Ue hanno approvato il paragrafo che prevede la possibilità di esplorare la misura. Il Consiglio europeo, che ieri ha approvato l’embargo parziale al petrolio russo da inserire nel sesto pacchetto di sanzioni, ha continuato oggi il confronto sui temi dell’energia. Il nodo del price cap è uno dei più importanti e più spinosi dopo quello sul pagamento del gas russo in rubli. La proposta è stata portata avanti anche dall’Italia di Mario Draghi. «Sui prezzi alti siamo stati accontentati», ha detto a margine del Consiglio. «La Commissione europea ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap».

Il tema era stato anticipato dalla stessa Commissione durante i lavori sul RePowerEu. La presidente Ursula von der Leyen aveva parlato di un tetto europeo possibile «solo in caso di totale interruzione delle forniture». In ogni caso, il tetto dovrà essere «limitato al periodo di emergenza». Il testo approvato oggi, si apprende da fonti di stampa, non è cambiato rispetto all’ultima versione della bozza delle conclusioni: nel documento il Consiglio invita «la Commissione ad esplorare con i partner internazionali le modalità per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia, compresa la fattibilità dell’introduzione di tetti ai prezzi temporanei dove è appropriato».

Von der Leyen: «Le scorte di gas europee sono aumentate»

Al termine del Consiglio europeo, la presidente della Commissione ha detto: «Le scorte di gas in Unione Europea sono al 41%, un livello più alto rispetto allo stesso periodo l’anno scorso. La Russia ha interrotto le forniture di gas a cinque stati membri: la risposta all’uscita dagli idrocarburi russi è RePowerEu».

Immagine di copertina: EPA/OLIVIER HOSLET

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