Ue, raggiunto l’accordo su un embargo parziale al petrolio russo: sarà nel sesto pacchetto di sanzioni

L’intesa arriva dopo settimane di tensioni tra gli Stati membri dell’Unione europea: lo stop ai due terzi del greggio ci sarà entro la fine dell’anno

I leader dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sull’embargo al petrolio russo. La misura sarà parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. L’intesa, scrive il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, prevede un embargo per «oltre i due terzi dell’import del petrolio dalla Russia» entro la fine dell’anno, in modo da «tagliare una grande risorsa con la quale Mosca finanzia la sua macchina da guerra». Stando a fonti diplomatiche citate dalle agenzie di stampa, per dare il via libera all’embargo i Paesi Ue hanno concordato di inserire nel testo una postilla che prevede l’adozione di «misure di emergenza» nel caso di un’interruzione delle forniture del greggio da parte della Russia. Secondo il Financial Times, il testo dell’accordo sull’embargo consente un’esenzione temporanea per il greggio fornito via oleodotto. Si tratta di una delle condizioni poste dall’Ungheria per non mettere il veto e raggiungere l’unanimità.


Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha commentato su Twitter: «Accolgo con favore l’accordo al Consiglio europeo di stasera sulle sanzioni sul petrolio contro la Russia». La misura, dice von der Leyen, «ridurrà di circa il 90% le importazioni di petrolio dalla Russia in Ue entro la fine dell’anno». La presidente ha incoraggiato i Paesi membri ad andare avanti sul RePowerEu – altro tema in discussione nel summit europeo di Bruxelles – per tagliare la dipendenza da gas, petrolio e carbone russi «il prima possibile».


Le altre sanzioni

Il pacchetto di sanzioni prevede anche l’esclusione dal sistema Swift della Sberbank, il principale istituto di credito russo. Tra le misure anche sanzioni nei confronti di altri 3 broadcaster statali e di persone responsabili di crimini di guerra.

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