Speranza accelera sulla quarta dose: «A luglio un piano per una campagna “larga”. Mascherine? In aereo dovevano restare»

Il ministro è fiducioso che in autunno i vaccini «adattati a Omicron» aggiungeranno un’arma preziosa contro il virus. Ma sulle scelte del governo per l’allentamento delle restrizioni, Speranza ammette di aver proposto più cautela

La prossima campagna di vaccinazione anti Covid sarà «larga con il vaccino adattato ad Omicron per l’autunno», spiega il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a La Stampa in cui spiega che la programmazione stavolta sarà anticipata già a luglio. Preoccupa l’aumento dei contagi, con i dati sui ricoveri che segnalano una nuova situazione potenzialmente critica. Al punto che il governo sembra voler accelerare in vista di un autunno che si preannuncia impegnativo sul fronte pandemico. «Non possiamo pensare di affrontare il Covid come nel 2020 – dice Speranza – Allora non avevamo vaccini, antivirali, monoclonali. Oggi abbiamo molte più armi e ne avremo di ancora migliori con i vaccini adattati».


Nel frattempo al ministro non restano che gli inviti a «essere prudenti, proteggersi, vaccinarsi». A cominciare da chi può già fare la quarta dose, come «i più fragili, quelli che hanno più di 80 anni o vicino in Rsa, o quelli tra i 60 e i 79 anni che hanno particolari fragilità. Possono fare subito la quarta dose, per loro il mio appello è a non aspettare l’autunno». E mentre riprendono gli allarmi dei virologi, le restrizioni da parte del governo sono calate fino a quasi svanire. Una scelta che Speranza non avrebbe condiviso del tutto, a cominciare dall’addio alle mascherine per i viaggi in aereo: «Io ho proposto che si tenessero anche sull’aereo. Poi è stata fatta una scelta diversa. Questo non toglie che dove non arrivano le regole possa arrivare il senso di responsabilità e prudenza dei cittadini».


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