Ius Scholae, Berlusconi: «Cittadinanza dopo 10 anni di scuola. Da sinistra solo No: non interessa approvare la legge»

Il leader di Forza Italia conferma la posizione già ribadita da Giorgia Meloni. Ma il sospetto dell’ex premier è che dietro la battaglia alla Camera non ci sia una vera intenzione a ottenere una legge sulla cittadinanza per gli studenti stranieri

«Siamo favorevoli a norme che consentano ai giovani immigrati che frequentino un intero ciclo scolastico di ottenere la cittadinanza». In una nota diffusa oggi, 4 luglio, Silvio Berlusconi ha chiarito la posizione di Forza Italia sullo Ius Scholae, uno dei temi che sta facendo litigare le forze parlamentari di centrodestra e centrosinistra. Questa settimana proseguirà l’esame in aula alla Camera del testo sulla norma, licenziato dalla commissione Affari costituzionali con una spaccatura nella stessa maggioranza. Il Partito democratico ha proposto un disegno di legge che prevede la cittadinanza per chi ha frequentato almeno 5 anni di scuola nel nostro Paese, che è stato contestato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.


I partiti di Berlusconi e Giorgia Meloni ritengono invece che per la cittadinanza sia necessario aver frequentato tutti i 10 anni di scuola dell’obbligo in Italia. «La sinistra ha bocciato in Parlamento tutte le nostre proposte di buonsenso, dimostrando di non essere interessata al risultato finale», si legge ancora nella nota. «Provocazioni o prove di forza come la proposta inaccettabile sulla coltivazione domestica e l’uso della cannabis, e impuntature come quella sul cosiddetto Ius Scholae creano instabilità e confusione».


Immagine di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI

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