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Crisanti: «Vi spiego perché il virus infetta i vaccinati. Lasciamolo circolare proteggendo i fragili»

05 Luglio 2022 - 06:07 Redazione
Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
Il professore di microbiogia: i vaccinati sono più suscettibili al virus, è l'abc della genetica

Il professore di microbiologia Andrea Crisanti è ancora convinto che la nuova ondata di Omicron 5 sarà una vaccinazione di massa. E non vede un picco in arrivo, perché «la maggior parte delle persone si infettano e diventano protette. Poi emerge una nuova variante Covid e si ricomincia. Ora, paradossalmente, ci proteggono più i guariti dei vaccinati». Il docente dell’università di Padova spiega perché a suo parere i vaccinati sono più suscettibili al virus: «Le varianti si sviluppano sotto la pressione delle persone vaccinate, che sono la maggioranza. Il vaccino è una barriera contro il virus, che genera varianti in maniera casuale. Se c’è una variante in grado di infettare i vaccinati si ritrova avvantaggiata, è l’abc della genetica. I non vaccinati non sono un ostacolo per il virus, il vero ostacolo sono i vaccinati, quindi la pressione selettiva esercitata sul virus è quella del vaccino. Naturalmente si infettano anche i non vaccinati, sia chiaro».

Per il professore stanno succedendo due cose: diminuisce la protezione globale della popolazione e si selezionano varianti in grado di infettare i vaccinati. «Ho sempre sostenuto l’idea di lasciare che il virus circolasse tra le persone che non avrebbero avuto complicazioni, proteggendo però i fragili», dice. Ma c’è anche un problema: «È scandaloso che in Italia la quarta dose per i fragili abbia un’adesione scarsissima, molto inferiore all’Inghilterra e ad altri Paesi. Ma la quarta dose non risolve tutto. Serve anche una campagna rivolta ai fragili per convincerli a usare la mascherina, bisogna farli lavorare a casa e aiutarli se indigenti».

Infine, Crisanti chiede l’abolizione dei tamponi fai-da-te: «Sono un disastro. Accecano il sistema di sorveglianza sanitaria, non sappiamo quante persone sono positive, molti non si denunciano o lo fanno tardivamente, solo quando hanno sintomi gravi. E così neutralizzano le terapie antivirali. Peggio di così non si può. Se sbagliano in tutto il mondo sbagliamo pure noi? Questo dimostra solo come interessi di profitto danneggiano la sanità pubblica».

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