Covid, Crisanti: «In autunno potrebbe essere necessario rivaccinare tutti»

Il microbiologo dell’università di Padova: ma meglio farlo dai 18 anni in su

Se in autunno la pandemia di Coronavirus riprendesse vigore sarebbe necessario rivaccinare tutti anche con questi vaccini. Lo fa sapere il microbiologo dell’università di Padova Andrea Crisanti in un’intervista al Fatto Quotidiano. «Ci sono decine di vaccini in corso di sviluppo», ricorda. «Ma dev’essere chiaro: non usciremo da questa situazione senza un vaccino con una durata più lunga di quelli che abbiamo», spiega l’esperto secondo cui il problema è «la scarsa durata del vaccino nel tempo, non gli effetti collaterali, che però si moltiplicano quando un vaccino devi darlo tre, quattro, cinque volte». In ogni caso, se si dovrà rivaccinare, per il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’ateneo veneto avrebbe senso farlo dai 18 anni in su, perché «bisogna anche limitare la trasmissione».


Guardando a quello che sta succedendo in altri Paesi, in particolare il Portogallo alle prese con l’avanzata della variante di Omicron Ba.5, Crisanti sostiene che «è presto per dire se il problema è reale a partire da piccole oscillazioni. Sicuramente c’è un’ondata ma può esaurirsi nel giro di qualche settimana. Abbiamo sempre detto che il rischio è quello di una variante più pericolosa selezionata sotto la pressione dei vaccini. Non sappiamo se sia questa Ba.5». Per il professore «il problema è sempre lo stesso: le persone più fragili non sono adeguatamente protette». E Ba.5 «come le altre Omicron infetta i vaccinati, quindi se infetta una persona anziana o con più patologie, benché vaccinata, è probabile che la malattia sia grave».


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