Antonella Viola difende i Maneskin per il concerto al Circo Massimo: «I giovani si divertano, il governo deve proteggerci»

L’immunologa: perché a pagare il prezzo dei focolai devono essere i giovani?

Ieri i medici di famiglia hanno presentato un appello ai Maneskin riguardo il concerto al Circo Massimo di sabato 9 luglio. L’evento arriva in concomitanza con il previsto picco della variante Omicron 5. Ovvero tra il 10 e il 15 luglio. E il concerto rischia di trasformarsi in un focolaio di contagio. Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, ha fatto sapere che «non è all’esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto». E oggi l’immunologa Antonella Viola difende il gruppo. In un commento pubblicato su La Stampa la dottoressa premette che tutte le grandi manifestazioni hanno certamente contribuito alla diffusione del Coronavirus. Ma, sostiene, perché a pagare il prezzo dovrebbero essere i giovani?


Il focolaio del 9 luglio

«Francamente, io non lo ritengo né giusto né sostenibile. Se all’inizio della pandemia non avevamo altri strumenti che le restrizioni e le rinunce, oggi abbiamo vaccini e farmaci che, se usati correttamente, possono permetterci di convivere con il virus e limitare i danni. Il vero problema non sta dunque nel concerto dei Maneskin o nella giusta richiesta dei ragazzi di socialità e divertimento, ma nella nostra incapacità di utilizzare al meglio gli strumenti che la scienza ha creato per proteggerci». Viola dice che la quarta dose del vaccino andava autorizzata per tutti i cittadini over 60. Questo avrebbe fornito più protezione alla popolazione.


E aggiunge che non sarà possibile nemmeno in futuro proteggersi attraverso le restrizioni. Perché il virus è qui per restare. Quindi l’unica cosa sensata da fare è cercare di minimizzare i danni: «Potremo solo evitare ai cittadini di andare incontro alla malattia severa e, per farlo, a differenza di due anni fa, abbiamo i vaccini e gli antivirali. Prima di accusare d’irresponsabilità dei giovani che, dopo due anni di sacrifici pesanti, desiderano godersi la bellezza della musica e della festa, chiediamo a chi ci governa se ha fatto di tutto, con gli strumenti a disposizione, per garantirci la salute».

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