Elon Musk non comprerà Twitter: il nodo degli account fake fa saltare l’affare da 44 miliardi di dollari

In una lettera di notifica all’azienda, il legale del miliardario ha accusato il social network di non aver fornito le «informazioni commerciali richieste»

Elon Musk ha rinunciato all’acquisto di Twitter. Lo riferisce la Sec, la società che controlla la Borsa UsaIl suo legale avrebbe già comunicato lo stop alle trattative all’azienda perché «Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali». Il rischio di un nulla di fatto era stato paventato già nei giorni scorsi, quando, come riportava il Washington Post, l’offerta da 44 miliardi sarebbe potuta saltare qualora Musk e il suo staff non avessero potuto verificare l’ammontare degli account spam presenti su Twitter. Il quotidiano americano parlava di tre fonti, che anticipavano come il miliardario avesse interrotto ogni trattativa avviata con i vertici del social, da tempo sollecitati a fornire le cifre degli account fake ancora attivi sulla piattaforma. Nella lettera di notifica inviata oggi, 8 luglio, il legale ha ribadito l’accusa che «Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali».


Il social network ha fornito una stima degli account fake e spam pari al 5 per cento, ma non ha comunicato quale sia stato il metodo di calcolo

L’avvocato ha anche accusato Twitter di non aver fornito le «informazioni commerciali richieste». «A volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili», si legge ancora. In merito agli account fake e spam, il social network ha fornito una stima pari al 5 per cento, ma non ha comunicato a Musk quale sia stato il metodo di calcolo. O almeno, non lo ha comunicato in un modo che il miliardario ha ritenuto sufficientemente dettagliato. Per questi motivi, già il 13 maggio Musk aveva annunciato la sospensione dell’affare, offrendosi poi di acquistare la società a un prezzo minore dei 44 miliardi di dollari (54,20 dollari ad azione) inizialmente offerti.


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