Twitter fa causa a Musk per costringerlo all’acquisizione

Il social network porta in tribunale il fondatore di Tesla. La causa in Delaware e l’ipotesi di accordo extra-giudiziale

Twitter fa causa a Elon Musk per costringerlo a completare l’acquisizione da 44 miliardi di dollari. Il patron di Tesla ha annunciato nei giorni scorsi di non voler più procedere con l’acquisto di Twitter. La società che cinguetta accusa il patron di Tesla di aver causato «danni irreparabili» all’azienda e di aver mostrato «disprezzo». Mentre la sua exit strategy dall’accordo è «un modello di ipocrisia e di cattiva fede: le sue accuse sono pretesti senza alcun merito». «Dopo aver montato uno spettacolo pubblico e aver proposto e firmato un accordo di acquisizione, Musk apparentemente ritiene di essere libero di poter cambiare idea», si legge nelle carte depositate da Twitter presso il tribunale del Delaware.


Domanda e offerta

La marcia indietro del patron di Tesla «fa seguito a una lunga lista di sue violazioni contrattuali materiali che hanno gettato un’ombra su Twitter e sulle sue attività», aggiungono i legali della società che, secondo indiscrezioni, hanno chiesto un «processo rapido» con un’udienza già in settembre. Nei giorni scorsi il media Bloomberg ha intervistato Charles Elson, ex professore universitario ed ex capo del Weinberg Center for Corporate Governance. Secondo Elson, il patron di Tesla starebbe solo cercando di abbassare l’offerta. Attualmente le azioni di Twitter sono infatti in calo e i 44 miliardi di dollari sembrano una cifra lontana dal valore reale della società: «Quella assunta da Musk è solo una posizione negoziale». Secondo Elson quindi l’esito più probabile di tutto l’affare è che alla fine le due parti raggiungano un accordo extra giudiziale. D’altro canto, secondo altri esperti, è complicato che il tribunale dia ragione a Twitter. Proprio a causa del calo delle azioni.


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