Ue, in arrivo nuove sanzioni contro Mosca: verso lo stop all’oro dalla Russia

La misura metterebbe in difficoltà specialmente gli oligarchi russi, che in questi mesi hanno cercato di sfuggire alle sanzioni convertendo i loro beni in oro

È il turno dell’oro. La Commissione europea e l’Alto commissario Josep Borrell hanno adottato la proposta di nuove misure contro Mosca, mirata a rafforzare il sesto pacchetto di sanzioni. Tra queste, c’è lo stop all’import della materia prima dalla Russia. La stretta dovrà essere ora approvata dal Consiglio europeo. L’intenzione era già emersa durante il G7 di fine giugno. «Al fine di intensificare ulteriormente le nostre misure economiche contro la Russia – si leggeva nel comunicato alla fine del summit in Germania – siamo determinati a ridurre le entrate della Russia, anche per quanto riguarda l’oro». La misura metterebbe in difficoltà il Paese in generale, che è il secondo produttore al mondo di oro e che indirizza il 90% della produzione proprio ai Paesi del G7. Ma a farne le spese sarebbero soprattutto gli oligarchi, che in questi mesi hanno convertito molti dei loro beni in oro per cercare di sfuggire alle sanzioni occidentali.


«La brutale guerra della Russia contro l’Ucraina continua senza sosta», ha detto Ursula von der Leyen in una nota della Commissione europea. «Pertanto, oggi proponiamo di inasprire le nostre dure sanzioni Ue contro il Cremlino, applicarle in modo più efficace e prorogarle fino a gennaio 2023. Mosca deve continuare a pagare un alto prezzo per la sua aggressione». Le altre misure proposte, oltre al blocco dell’oro, sono il rafforzamento dei controlli sulle esportazioni di tecnologie avanzate e degli obblighi di segnalazione, per rendere più rigido il congelamento dei beni nell’Unione europea. A tal proposito, Borrell ha annunciato che proporrà al Consiglio anche «un elenco di più individui ed entità, con beni congelati e limitazioni agli spostamenti».


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