Arabia Saudita, Bin Salman risponde alle accuse di Biden su Khashoggi: «Giornalisti come lui vengono uccisi anche altrove»

Nel loro incontro di ieri il presidente degli Usa aveva detto al principe saudita di ritenerlo «personalmente responsabile dell’omicidio» del 2018

Dopo il presidente statunitense Joe Biden anche il principe dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman è tornato sull’incontro che i due hanno tenuto assieme al re saudita Salman. Alle parole dell’inquilino della Casa Bianca, che ha detto di ritenere il principe «personalmente responsabile» dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018, bin Salman ha replicato facendo notare che «giornalisti come Khashoggi vengono uccisi anche altrove», riporta l’agenzia stampa Ansa. Bin Salman ha anche ricordato l’omicidio della giornalista di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh avvenuto lo scorso maggio in Cisgiordania che secondo l’Onu sarebbe stato commesso dalle Forze Armate Israeliane. Il principe si è domandato «cosa abbiano fatto gli Usa e gli altri Paesi per fare luce» sulla questione. Il diniego di responsabilità è stato ancora più forte da parte del ministro degli esteri saudita Adel Al-Jubeir, che ha dichiarato alla Cnn: «Abbiamo investigato e punito, assicurandoci che non fatti simili non accadano più».


L’incontro e il pugno

L’incontro tra i leader si è tenuto ieri, quando ha suscitato scalpore la scelta di Biden di non stringere la mano a bin Salman, preferendo battergli il pugno. In seguito al gesto l’ex fidanzata del defunto Khashoggi ha accusato il presidente degli Usa di avere «le mani sporche di sangue della prossima vittima» di Bin Salman. Nelle scorse ore Biden era stato criticato per non aver accusato personalmente il principe saudita dell’omicidio di Khashoggi, dato che secondo l’intelligence americana è stato proprio Bin Salman il mandante dell’uccisione avvenuta nel 2018 a Istanbul.


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