Giulio Regeni, Amnesty contro la Cassazione: «Una ferita per tutti gli italiani»

La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura contro la sospensione del processo. La protesta dei genitori

«Si è consentito a un governo, quello egiziano, che mai ha voluto collaborare alla ricerca della verità per Giulio Regeni, di sfruttare cinicamente le garanzie della procedura italiana», ha scritto su Twitter il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, «per cercare ancora una volta di ottenere l’impunità per suoi funzionari». Ieri la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Roma contro la decisione dell’11 aprile scorso. Il gup aveva disposto la sospensione del procedimento e chiesto nuove ricerche sugli indirizzi dei quattro imputati egiziani. «Una ferita per tutti gli italiani. Non possiamo consentire l’impunità per chi uccide e tortura», hanno commentato i genitori del giovane ricercatore. Come si legge in una memoria, per la Procura il governo di Al Sisi starebbe proteggendo sin dal febbraio 2016 i suoi agenti della National security, il servizio segreto egiziano, attraverso «molteplici comportamenti tesi a ostacolare e depistare le indagini».


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