Crisi di governo dettata dalla Russia? Salvini insiste: «Fake news, a breve una smentita istituzionale»

«Noi siamo con l’Occidente e la democrazia», ha ribadito il leader della Lega dopo le rivelazioni della «Stampa»

«È gravissimo che si diffondano fake news» ha ribadito Matteo Salvini commentando le rivelazioni della Stampa secondo cui la crisi di governo sia stata «dettata dalla Russia», parlando di contatti tra il funzionario dell’ambasciata in Italia Oleg Kostyukov e il suo emissario per il viaggio a Mosca Antonio Capuano. Il leader della Lega continua a smentire: «Siamo seri, a breve ci sarà una smentita a livello istituzionale». Poco prima a Radio24, Salvini aveva definito «fesserie» quelle riportate dal quotidiano torinese, spiegando che la posizione dell’Italia nell’Alleanza Atlantica non si discute, anche se vuole avere buoni rapporti con Putin. «La politica internazionale prescinde dai governi, siamo orgogliosamente alleati ai Paesi liberi occidentali democratici. Questo non significa non voler buoni rapporti con Putin. Quindi l’Alleanza atlantica non è in discussione», dice il segretario della Lega ospite di Radio 24. «Sicuramente a differenza di qualche altro paese europeo belligerante a prescindere, io preferisco un’Italia dialogante e mediatrice», aggiunge.


Confermando che ciò vale anche rispetto alla Russia e alle sue responsabilità nella guerra in Ucraina: «La guerra finirà. Chi ha sbagliato pagherà, ci sono i tribunali». Le ombre rosse sono invece “fesserie”: «Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti». Infine, una battuta sul centrodestra e sull’affidabilità dell’alleanza con Meloni: «Io sono un alleato affidabile per gli italiani. La Lega sta governando tre quarti delle regioni italiane. Quindi più eletti e affidabili di così? Io vado a processo perché ho mantenuto il mio impegno di bloccare gli sbarchi. La prossima udienza è il 16 settembre mentre adesso ne arrivano a centinaia e questa è un’emergenza nazionale». E ancora: «Io quello che dico cerco di farlo, quindi non vedo l’ora che arrivi il 25 settembre».


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