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La soffiata, l’attacco con il drone, la taglia da 25 milioni: così è morto al-Zawahiri

al zawahiri al qaeda cia
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Colpito da due missile Hellfire sul balcone di casa. Un team di 007 ha prelevato il Dna. Biden esulta. I talebani condannano l'operazione

«Giustizia è fatta». Il leader di Al Qaeda Ayman al-Zawahiri è stato ucciso alle 21.48 del 30 luglio (ora di Washington) nel corso di un’operazione condotta dalla Cia con un drone da cui sono stati lanciati due missili Hellfire. Era sul balcone di una casa nel centro di Kabul quando è stato colpito. La sua famiglia era nell’abitazione ma in altre aree ed è rimasta illesa. Il raid non ha causato nessuna vittima civile. La casa, secondo indiscrezioni, era di proprietà di un consigliere aiutante di uno dei leader dei talebani, Sirajuddin Haqqani. Gli uomini di Haqqani sono entrati nell’abitazione dopo il raid cercando di nascondere le prove. Ma gli Stati Uniti sono certi della morte di al-Zawahiri. «Non importa quanto tempo serve, o dove ti nascondi. Se sei una minaccia, gli Usa ti scovano», ha potuto twittare Joe Biden.

Chi era il medico di Bin Laden

Ex braccio destro di Osama Bin Laden, divenuto leader di Al Qaeda alla sua morte nel 2011, Ayman al-Zawahiri era comparso l’ultima volta in un video diffuso da Al Qaeda nel ventesimo anniversario degli attentati alle Torri Gemelle. Di professione chirurgo oculista, era il medico personale dello sceicco del terrore e contribuì a fondare la Jihad islamica egiziana. È considerato uno degli ideatori degli attacchi dell’11 settembre e finì per sostituire Bin Laden dopo l’operazione del maggio 2011. All’epoca degli attentati di 21 anni fa, Al-Zawahiri era il numero due – dietro a Osama – nella lista dei 22 “terroristi più ricercati” dal governo degli Stati Uniti.

Dato per morto nel novembre 2020, era riapparso a Khost nell’ottobre 2021. Per anni è rimasto nascosto nelle regioni montuose del Pakistan e con l’aiuto delle tribù locali. Nelle ultime settimane si trovava in Afghanistan. Il 13 gennaio 2006 fu l’obiettivo di un attacco missilistico americano vicino al confine del Pakistan con l’Afghanistan. Si salvò e due settimane dopo apparve in un video in cui avvertiva che «né Bush né tutte le potenze della terra» avrebbero anticipato la sua morte. Negli anni, soprattutto con la proclamazione dello Stato islamico di Abu Bakr Al Baghdadi (anche lui ucciso, in Siria) ha perso buona parte dell’autorevolezza di cui godeva.

Come è morto al-Zawahiri

Nel corso di una riunione il direttore della Cia William Burns e il direttore degli 007 americani Avril Haines hanno illustrato nel dettaglio l’operazione a Biden, presentando al presidente anche modellino della casa in cui era ospite. Il via libera definitivo è arrivato il 25 luglio. Prima, a inizio marzo e ad aprile c’erano stati i primi rumors e poi la conferma dell’intelligence sulla presenza di al-Zawahiri a Kabul. L’attacco è arrivato alle 21,48 ora di Washington, quando a Kabul era domenica mattina. Il leader di Al-Qaeda si è presentato in terrazza al terzo piano dell’edificio in zona residenziale nel quartiere di Shirpur.

L’attacco è arrivato con un drone e due missili Hellfire. Pochi minuti dopo un team di 007 ha prelevato il Dna di ciò che restava del corpo. La sua abitudine di passare molto tempo sul balcone ha facilitato le operazioni e ridotto al minimo i rischi di colpire altre persone. Su al-Zawahiri gli Stati Uniti avevano messo una taglia da 25 milioni di dollari. Non si sa se qualcuno la intascherà e né se altri Paesi siano stati coinvolti nell’operazione. I talebani hanno condannato l’operazione ritenendola una «chiara violazione dei principi internazionali e dell’accordo di Doha. Queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell’Afghanistan e della regione».

Come l’hanno presa i talebani

«Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini in Afghanistan – ha detto Biden difendendo il ritiro più criticato della storia -. In quel momento ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto. Non consentiremo all’Afghanistan di diventare un paradiso sicuro per i terroristi». Washington ritiene che i talebani abbiano violato l’accordo di pace consentendo al leader di Al Qaeda di entrare nel Paese. I talebani ritengono invece che siano stati gli Stati Uniti ad aver violato gli accordi con il raid.

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