Taiwan, Pechino sospende la cooperazione con gli Usa in 8 ambiti: dal clima al dialogo militare

Tra i meccanismi che verranno sospesi ci sono la cooperazione antidroga, i reati transnazionali, la sicurezza marina. La Casa Bianca convoca l’ambasciatore cinese

Il Ministero degli Esteri cinese ha fatto sapere che interromperà la cooperazione con gli Stati Uniti su una serie di temi tra cui: il dialogo tra i leader militari, i colloqui sul clima, operazioni per contrastare il crimine transnazionale, sistemi di sicurezza marittima, operazioni di gestione dell’immigrazione e per contrastare la diffusione delle droghe. A riportarlo è il Guardian, citando l’agenzia stampa Reuters, da cui si apprende anche che la Cina sanzionerà la speaker della Camera dei Rappresentanti Usa Nancy Pelosi. La mossa di Pechino è l’ultimo step dell’escalation di tensione tra le due potenze iniziata con la visita all’isola della presidente. Taiwan è formalmente uno stato indipendente ma che la Cina considera parte del proprio territorio.


«Azioni irresponsabili» della Cina

Nella mattinata di oggi l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti Qin Gang è stato convocato alla Casa Bianca per discutere di quelle che il portavoce di Washington John Kirby ha definito «irresponsabili e in contrasto con il nostro obiettivo di lunga data di mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan», facendo eco al Ministro degli esteri taiwanese Jospeh Wu che le aveva descritte come «altamente provocatorie». Nello specifico, l’ultima minaccia di Pechino sono le esercitazioni militari navali e aeree che nelle scorse ore si sono spinte oltre la linea mediana dello stretto che separa Taiwan dalla Repubblica Popolare. Nell’ambito delle operazioni sono anche stati lanciati missili a distanza ravvicinata dalle rotte aeree nei pressi dell’isola.


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