L’affondo di Letta: «L’unico alleato possibile di Calenda è Calenda. Noi andiamo avanti». E chiude al Movimento 5 Stelle

Anche il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ha commentato la rottura di Azione con il PD: «Continuiamo a lavorare con responsabilità per la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, confermando la nostra alleanza»

La risposta di Enrico Letta alla rottura di Carlo Calenda è arrivata nel giro di pochi minuti. Dopo che il leader di Azione ha ufficializzato la fine dell’alleanza con il Pd, Letta lo ha accusato su Twitter di non essere in grado di gestire alcuna alleanza: «Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia». A questo punto la prossima mossa di Azione potrebbe essere quella di allearsi con Matteo Renzi e la sua Italia Viva. Calenda ha detto che al momento non ha deciso nulla ma che ha intenzione di sentire l’ex premier per capire le sue proposte. In un intervento al TG1, Letta ha chiarito anche che non c’è nessuna possibilità di allargare nuovamento il campo al Movimento 5 Stelle: «Lo schema di alleanze è definito, è Calenda che ha deciso di andarsene, secondo me se ne andrà da solo, dopodiché sui 5 Stelle è stato Conte a far cadere il governo Draghi, è stata una enorme responsabilità e per noi questo è un fatto conclusivo».


La condanna per la rottura arriva anche da Marco Meloni, coordinatore della segreteria del Pd: «Oggi Carlo Calenda ha iniziato la sua campagna elettorale per consegnare l’Italia alla destra alleata di Putin e Orban. Il Pd, con europeisti progressisti ambientalisti e civici, glielo impedirà, e darà all’Italia un governo per crescita, diritti, lotta alle diseguaglianze». Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, ha dichiarato invece che il suo gruppo rimarrà alleato con il Pd: «In politica contano le relazioni tra persone e il reciproco rispetto pur nelle differenze. Per questo esprimo vicinanza e sostegno a Enrico Letta. Continuiamo a lavorare con responsabilità per la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, confermando la nostra alleanza. Prendo atto della scelta di Calenda che ha scelto gli interessi del suo partito anziché rafforzare il campo per battere la destra».


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