Fibrillazioni sui candidati M5s, Raggi avverte Conte: «Servono subito regole chiare o non facciamo in tempo»

Da membro del Comitato di garanzia del Movimento, l’ex sindaca di Roma lancia un avvertimento al leader pentastellato, che ancora oggi ipotizzava deroghe al regolamento per le candidature, ancora tutto da definire con le scadenze che incombono

Dopo la chiusura delle autocandidature in vista delle Parlamentarie del M5s, Virginia Raggi mette in guardia il leader pentastellato Giuseppe Conte, che in mattinata ha aperto all’ipotesi di candidature multiple nei collegi, inclusa la sua. Nelle scorse settimane, però, il co-fondatore e garante del M5s, Beppe Grillo, aveva ribadito la sua contrarietà a tale opzione. Ma Conte ha tentato di tenere il punto: «Devo garantire che le persone che porteremo in Parlamento siano degni portavoce dei nostri principi e dei nostri valori». Ed è su questi punti che l’ex sindaca di Roma, «in qualità di membro del Comitato di garanzia, la più votata – come scritto in un lungo post su Facebook – credo che vada data una risposta immediata», tra le righe, richiama nuovamente il leader pentastellato, ribadendo che «servono regole, chiare e da subito, per le Parlamentarie, perché il Comitato di Garanzia deve poter esaminare la proposta di regolamento che ci deve essere sottoposta dal Presidente (Conte) e che disciplina, appunto, le Parlamentarie. Anche il presidente Conte si è espresso dicendo che si svolgeranno il 16 di agosto, ossia tra sei giorni, a partire da oggi». E Raggi sottolinea che, in vista della scelta dei candidati alle prossime elezioni del 25 settembre, «il M5s deve poter determinare in modalità trasparente e attraverso procedure partecipate la formazione delle liste».


Una questione che però, secondo Raggi è, al momento, in assenza di regole, «totalmente avulsa da un procedimento partecipato e trasparente» e dunque in contrasto con i principi di trasparenza e partecipazione del MoVimento e con diversi punti dello Statuto del M5s. E l’ex prima cittadina della Capitale conclude: «Oggi siamo ancora in tempo per farlo, ma è di tutta evidenza che più ci avviciniamo alla data del 16 più il lavoro dovrà essere svolto in velocità: i nostri scritti confidano in noi per la garanzia dei principi e dei valori in cui si riconoscono e questi principi e questi valori in questo momento devono essere tutelati». Detto in altre parole, Virginia Raggi non solo ha fatto intendere a Giuseppe Conte di non potersi candidare in più collegi plurinominale, ma ha chiarito che l’avvocato di Volturara Appula di non poter scegliere in autonomia i capilista. In precedenza, Raggi aveva già “richiamato” Conte, esortandolo a «riaprire un dibattito interno, coinvolgendo gli attivisti, e non “pianificare” tutto a tavolino nelle stanze del “palazzo”», sottolineando che «il M5s non può diventare un tram per gli amici degli amici».


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