La Nasa vuole tornare sulla Luna. La missione Artemis 3, prevista per il 2025, sarà soltanto l’ultima fase di un programma che ripartirà da dove il famoso progetto Apollo si era interrotto, ormai 50 anni fa. La prima fase della missione, secondo la conferma arrivata nella notte, partirà infatti già a fine mese, il 29 agosto, alle 14.33 italiane. Gli obiettivi dell’agenzia spaziale statunitense includono l‘atterraggio di diversi equipaggi di astronauti sulla luna e l’esplorazione dell’oscuro polo sud lunare per la prima volta. Lo scopo di Artemis, che coinvolge anche anche l’Europa con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Italia con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è quello di stabilizzare la presenza sul satellite lunare e preparare il terreno per altre esplorazioni, tra cui quella di Marte. Artemis 1 sarà una missione senza equipaggio. L’obiettivo è quello di testare ogni nuovo componente che renderà possibile la futura esplorazione dello spazio profondo, prima che gli umani compiano il viaggio nel 2024 e nel 2025 a bordo rispettivamente di Artemis 2 e Artemis 3. Il team della missione prevede il decollo del nuovo razzo Space Launch System (considerato «il più potente di sempre») e della navicella spaziale Orion dal Kennedy Space Center in Florida, con finestre di lancio di riserva il 2 settembre e il 5 settembre.
«Disposti a correre più rischi»
La durata prevista per la missione è di 42 giorni, nel corso dei quali la navicella spaziale Orion percorrerà 64.000 chilometri oltre la luna, ovvero 48.000 chilometri in più rispetto al record stabilito durante l’Apollo 13. Questo percorso anticipa il viaggio che l’equipaggio di Artemis II compirà nel 2024. Tre manichini saliranno a bordo di Artemis 1 per simulare ciò a cui gli esseri umani potrebbero andare incontro. I dati dei loro sensori riveleranno, per esempio, quanta vibrazione hanno sperimentato, così come l’esposizione alle radiazioni e l’utilità delle loro tute di volo e dei giubbotti di protezione. Essendo un volo di prova, il team è «disposto a correre più rischi», ha dichiarato il capo della missione Mike Sarafin. L’amministratore della Nasa, Bill Nelson, ha rivolto un messaggio a tutti coloro che guardano «la luna, sognando il giorno in cui l’umanità tornerà sulla sua superficie: gente, siamo qui, stiamo tornando indietro e quel viaggio, il nostro viaggio, inizia con Artemis 1».
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