Femminicidio di Bologna, il procuratore: «Non si può parlare di malagiustizia». La ministra Cartabia chiede di inviare gli ispettori

La ministra Cartabia ha chiesto agli uffici dell’Ispettorato di svolgere con urgenza accertamenti preliminari

«In questa vicenda non si può affatto parlare di malagiustizia». Sono le parole del procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, al Gr1, in merito al femminicidio di Alessandra Matteuzzi, uccisa – ieri 24 agosto – a martellate nei pressi della sua abitazione dall’ex compagno. «La denuncia per stalking è stata raccolta a fine luglio, il primo agosto è stata iscritta e subito sono state attivate le indagini che non potevano concludersi prima del 29 agosto perché alcune persone da sentire erano in ferie», ha spiegato. E aggiunge: «Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto». Secondo il procuratore nella denuncia di allora «non emergevano situazioni di rischio concreto di violenza, era la tipica condotta di stalkeraggio molesto». Nel frattempo, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto con urgenza agli ispettori di svolgere «i necessari accertamenti preliminari, formulando, all’esito, valutazioni e proposte».


Arresto convalidato per Padovani

Intanto è stata chiesta la convalida di arresto per Giovanni Padovani, il 27enne accusato di omicidio aggravato dallo stalking nei confronti di Alessandra Matteuzzi. A deciderlo è stato il pm Domenico Ambrosino. Domani, 26 agosto, ci sarà l’udienza di fronte al Gip Andrea Salvatore Romito. Padovani sarà difeso dal legale Enrico Buono, che ha scelto come consulente di parte Giuseppe Fortuni. Il medico legale che si occuperà dell’autopsia del corpo della donna sarà Guido Pelletti: l’esame verrà svolto nel pomeriggio di domani.