Crisi del gas, la speculazione torna a minacciare l’Italia: «Senza Draghi il Paese è debole»

Allen Sinai ha commentato le scommesse contro il debito italiano: «Non vedo molte vie d’uscita, vi aspetta una seria crisi economica»

Non succedeva dal 2008. Con la crisi del gas, gli hedge fund internazionali stanno facendo la più grande scommessa contro il debito pubblico italiano da 14 anni a questa parte, dai tempi della grande crisi finanziaria. La notizia riportata ieri, 25 agosto, dal Financial Times, è motivata dalle crescenti preoccupazioni per le difficoltà politiche di Roma e per la dipendenza del Paese dalle importazioni di gas russe. «È ovvio che gli hedge fund scommettano contro l’Italia: lo faranno sempre di più, perché le condizioni economiche rendono logica questa strategia. La caduta di Draghi però ha peggiorato la situazione». A commentare la situazione sui mercati è Allen Sinai, presidente del Decision Economics, una delle persone più ascoltate a Wall Street. In un’intervista a la Repubblica, dice in merito al premier uscente e al governo che nascerà: «La sua credibilità agiva da argine, e stava facendo le cose giuste. Il prossimo esecutivo dovrebbe rispondere in maniera razionale, adottando gli stimoli fiscali consentiti dall’Europa, continuando le riforme, usando bene i fondi Ue per investire in infrastrutture e indipendenza energetica, ed evitando polemiche sull’uscita dall’euro»


Sinai: «Vi aspetta una seria crisi economica»

Per Sinai, non è strano che ci siano queste speculazioni contro l’Italia, alle prese con inflazione, aumento dei tassi, indebolimento dell’euro: «Continueranno a farlo, finché non si interromperà il circolo vizioso di dollaro forte, euro debole, alta inflazione e tassi in aumento, a cui ora si è aggiunto il governo nel limbo. Draghi era una voce potente nell’eurozona, ma l’Italia l’ha persa. Non vedo molte vie d’uscita, vi aspettano seri problemi economici».


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