Volano stracci tra Letta e Calenda, il segretario dem: «Vogliono solo distruggerci: vendono Rolex falsi»

Il leader Pd prende ad esempio la Francia, dove «la grande forza riformista è stata colpita da destra e sinistra» ed è sparita, favorendo l’estrema destra

Riparte all’attacco del Terzo polo il segretario del Pd Enrico Letta, che in due interviste pubblicate oggi su Il Manifesto e La Stampa prende di mira Carlo Calenda, Matteo Renzi e anche Giuseppe Conte, accusati di voler «relegare il Pd a un ruolo marginale – dice al quotidiano torinese – e occupare il campo tradizionalmente occupato da noi». Secondo Letta, il piano di quelli che un tempo erano alleati è di distruggere il suo partito così com’è accaduto in Francia dove «la grande forza riformista è stata colpita da destra e da sinistra finché è praticamente sparita. Stanno cercando di fare la stessa cosa con noi, vogliono distruggere il Pd, ma non ci riusciranno». Duro Letta anche sul continuo richiamo al ritorno di Mario Draghi come premier da parte del Terzo polo: «Trovo volgare la corsa a usarne il nome quasi in contumacia – aggiunge Letta su Il Manifesto – Citando Zingaretti, chi si presta a questo gioco fa come quelli che vendono Rolex alle bancarelle. Non ci vuole un occhio raffinato per vedere che sono falsi. Io ricordo solo che IV non ha votato la riforma Cartabia sulla giustizia. E che Azione era ondivaga sulla strategia europea di Draghi sul gas e contro l’ingresso dell’Ucraina in Ue, un cardine della sua politica estera». Puntuale la risposta di Calenda che su Twitter accusa il segretario dem di aver «perso il senso di ciò che dici. Vedi guerre ideologiche ovunque. Io non voglio distruggere nessuno. L’Italia ha bisogno di un partito socialdemocratico così come ha bisogno di un partito liberale, riformista e popolare. Fine». E a proposito dei Rolex falsi, il frontman del Terzo polo aggiunge: «Vabbè. Direi che il dibattito si sta alzando di livello ⁦@EnricoLetta. Non porto orologi ma nel caso, essendo notoriamente elitario, direi più Vacheron Constantin veri che Rolex falsi. Ci vediamo fra poco a Cernobbio e ne parliamo».


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