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Fratelli Bianchi, una foto li incastra per un pestaggio di 3 anni fa a Velletri: con loro anche Shabani e Tondinelli

04 Settembre 2022 - 16:09 Redazione
In un'immagine presentata ai carabinieri da un 30enne indiano pestato da Marco e Gabriele, si riconosce la targa della loro auto

Una foto scattata appena dopo un pestaggio incastra i fratelli Bianchi, a processo a Velletri con l’accusa di lesioni aggravate. Marco e Gabriele, già condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte del 6 settembre del 2020, sono coinvolti anche in altre indagini per un giro di droga e pestaggi. Questa volta, però, lo spaccio non c’entra. Erano le 21:30 del 13 aprile 2019. Jaspret Singh, un 30enne indiano, sta passeggiando per via Madre Teresa di Calcutta, una strada buia di Velletri, in compagnia del suo connazionale Deepak Kumar (30 anni) e un terzo amico. Ad un certo punto, accanto a loro sfreccia una Mini Cooper che li sfiora. Kumar, temendo di essere investito, gli grida qualcosa contro. La Mini inchioda, fa inversione e raggiunge i tre indiani. Il guidatore chiede scusa, ma Kumar li rimprovera: «Fate più attenzione, potreste ammazzare qualcuno con il vostro comportamento». In pochi attimi, da quella Mini escono in quattro con atteggiamento minaccioso: sono Marco e Gabriele Bianchi, con Omar Shabani e Vittorio Edoardo Tondinelli. Singh racconta: «Vengono verso di me, mi urlano qualcosa. Kumar si intromette per evitare discussioni, ma in tre lo circondano, lo strattonano e uno lo colpisce con un pugno. Solo l’autista non partecipa al pestaggio». Singh non può far altro che scattare la foto che poi mostrerà ai carabinieri. In quell’immagine si vede la targa della Mini Cooper che ha permesso agli inquirenti di risalire ai fratelli Bianchi, che poi Kumar riconoscerà come i suoi aggressori. Gli avevano fracassato il volto, rompendogli il naso con calci e pugni e lesionandogli l’occhio sinistro. Una prova che si aggiunge alle ricostruzioni dei giri di spaccio e degli altri pestaggi per i quali Marco e Gabriele, ma anche Shabani e Tondinelli (che per l’omicidio di Willy aveva testimoniato in difesa dei suoi amici), sono sotto processo a Velletri.

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