Da «God save the Queen, the fascist regime» alle condoglianze: così Johnny Rotten dei Sex Pistols ha cambiato idea sulla regina Elisabetta

John Lydon saluta addolorato Lilibeth. Nel 1977 la pensava diversamente

Le parole di quel singolo diventato disco d’argento in Inghilterra se le ricordano in molti: «Dio salvi la Regina e il suo regime fascista, che vi ha fatto diventare stupidi e potenziali bombe H… Non c’è futuro nel Sogno Inglese». Ma oggi John Lydon, alias Johnny Rotten dei Sex Pistols (il soprannome era riferito allo stato dei suoi denti) ha cambiato idea. E ha fatto le condoglianze a Elisabetta II sulla sua pagina Facebook. Con tanto di augurio: «Rest in peace, send her victorious». E di certo è difficile aspettarsela da chi nel 1977 diceva che la regina «non è un essere umano», ma «i turisti valgono soldi». All’epoca i Sex Pistols si sentivano «i fiori nella spazzatura», invitavano a non farsi dire da nessuno quello che si deve fare e concludevano con un significativo «No future for you». Nel frattempo le cose sono cambiate. Lydon in un’intervista di qualche tempo fa ha detto che si sarebbe dispiaciuto per la morte di Elisabetta e ha invitato a non far suonare la sua canzone del 1977. Aveva spiegato che ce l’aveva con l’istituzione e non con lei. Poi le condoglianze. D’altro canto i Sex Pistols sono durati un paio d’anni. Il regno di Elisabetta quasi un’eternità.


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