Elezioni 2022, Papa Francesco: «Cercare politici di alto livello. Armi all’Ucraina? Difendersi è atto d’amore per la patria»

In volo dal Kazakistan il Pontefice ha risposto ai giornalisti sui temi più caldi delle ultime settimane. «Eutanasia? Uccidono solo le bestie»

«Dare le armi all’Ucraina? Difendersi è non solo lecito, ma anche un’espressione di amore alla patria». Così papa Francesco in volo dal Kazakistan chiarisce ai giornalisti la posizione della Chiesa sulla delicata questione del sostegno a Kiev anche in termini di armamenti. «La fabbrica delle armi è un commercio assassino», ha spiegato il Pontefice, «qualcuno che conosce le statistiche diceva che se si smettesse per un anno di fare le armi si risolverebbe tutta la fame nel mondo. Non so se è vero o no, ma intervenire su fame, educazione, non si può perché si devono fare le armi». Sul caso dell’Ucraina Bergoglio ricorda come l’invio della armi rimanga una «decisione politica» che può essere però anche «morale». E aggiunge: «Moralmente accettata cioè se si fa con le condizioni di moralità. Ma può essere immorale se viene fatta con l’intenzione di provocare più guerra, o di vendere le armi o scartare quelle che a me non servono più. La motivazione è quella che in gran parte qualifica la moralità di questo atto». Papa Bergoglio ha continuato sul concetto di difesa: «Chi non si difende, chi non difende qualcosa non la ama. Invece chi difende ama. Si dovrebbe riflettere ancora di più sul concetto di guerra giusta, perché tutti oggi parlano di pace, da tanti anni le Nazioni Unite parlano di pace, fanno tante cose di pace. Ma in questo momento quante guerre sono in corso?». E ancora: «Ucraina e Russia, poi adesso Azerbaigian e Armenia, si è fermata un po’ perché è uscita la Russia come garante, ma fa il garante qui e la guerra lì, poi c’è la Siria, dieci anni di guerra che non si ferma».


«La politica italiana? Un tango che non capisco»

Interrogato sull’attuale situazione politica italiana il Pontefice ha parlato di valori per cui mettersi in gioco: «Oggi essere politico è una strada difficile. Dico essere un grande politico, un politico di quelli che si mettono in gioco per i valori della patria, per i grandi valori. Non che si mette in gioco per interessi, la poltrona o per altro». E sulle elezioni: «Tutti i Paesi, tra cui anche l’Italia, devono cercare i grandi politici, cioè che abbiano la capacità di fare politica: c’è un’arte, è una vocazione nobile la politica. La politica italiana non la capisco. Quel dato di 20 governi in 20 anni è un po’ strano, ma ognuno ha il suo modo di ballare il tango – ha concluso non senza ironia -. Si può ballare in un modo o in un altro». Bergoglio ha poi affrontato il tema dell’eutanasia. «Uccidere non è umano. Punto. Se tu uccidi con motivazioni, alla fine ucciderai sempre di più. Uccidere lasciamolo alle bestie».


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