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Nuovo decreto Aiuti, come funziona il bonus 150 euro per lavoratori, autonomi e pensionati

17 Settembre 2022 - 05:49 Alessandro D’Amato
bonus 150 euro governo mario draghi autodichiarazione novembre
bonus 150 euro governo mario draghi autodichiarazione novembre
Finirà nelle buste paga di novembre previa autodichiarazione. Come richiederlo e quali settori sono esclusi

Un bonus una tantum da 150 euro per chi ha un reddito inferiore ai 20 mila euro lordi. Ovvero 22 milioni di persone tra dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi. Con autodichiarazione. È la misura decisa dal governo Draghi nel nuovo decreto Aiuti al posto dell’incremento della platea per il bonus sociale attraverso l’ampliamento della soglia Isee. E ricalca quello da 200 euro varato con il decreto Aiuti bis, ma con una platea ridotta. Arriverà direttamente nella busta paga di novembre. E ne beneficeranno anche i lavoratori precari, quelli dello spettacolo e i percettori del reddito di cittadinanza. Con la chance di replicarlo anche a dicembre, secondo quanto spiegato ieri durante la conferenza stampa dal ministro dell’Economia Daniele Franco. Ma la decisione spetterà al prossimo governo.

L’autodichiarazione a novembre

Il bonus 150 euro di novembre arriverà nelle buste paga tramite i datori di lavoro: sarà necessaria l’autodichiarazione del lavoratore. Non costituirà reddito ai fini fiscali e a quelli della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Secondo la bozza del decreto Aiuti Ter l’indennità sarà riconosciuta anche ai lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dell’Inps. E ai pensionati insieme ad altre categorie di soggetti con decorrenza entro il primo ottobre e reddito Irpef non superiore a 20 mila euro per il 2021. E ai lavoratori domestici, a chi percepisce indennità di disoccupazione agricola, co.co.co., dottorandi e assegnisti. Oltre ai lavoratori del settore dello sport, agli stagionali a chi ha un contratto a tempo determinato o intermittente, a quelli dello spettacolo. Ma per tutte queste categorie vale comunque la soglia dei 20 mila euro.

Nella bozza si scrive che il bonus andrà anche ai nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza. E a questi si aggiungono gli autonomi. Sempre con soglia sotto i 20 mila euro. E ai titolari di assegno sociale o di pensione oppure ancora di invalidità civile e di trattamenti di accompagno alla pensione. La decorrenza è il primo ottobre 2022. Dal computo del reddito, si legge nella bozza, sono esclusi i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. Il decreto stabilisce anche il recupero delle prestazioni indebite correlate alla campagna di verifica reddituale relative ai periodi d’imposta 2020. E alle verifiche relative al periodo d’imposta 2019 e avviato entro il 31 dicembre 2023.

L’estensione del bonus trasporti

Il nuovo decreto decide anche l’estensione del bonus trasporti da 60 euro, già in vigore dal primo settembre. Il Fondo nato con il primo decreto Aiuti è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35 mila euro, potrà essere richiesto fino a dicembre. Confermata la riduzione delle accise su gasolio, benzina, Gpl e gas per autotrazione fino a tutto novembre, da rendere operativa con un decreto ministeriale. Arriva anche il credito d’imposta per le piccole e medie e imprese. Fino al 30 settembre con il meccanismo del 25% per le imprese energivore e del 15% per le altre con consumo maggiore di 16,4 MW. Per ottobre e novembre si avrà un rafforzamento.

Le soglie saranno del 25% per le imprese energivore e del 40% per quelle consumano gas. Il decreto prevede garanzie statali sui prestiti alle imprese i crisi di liquidità. Con accordi da stringere con le banche per il tasso, in linea con il rendimento dei Btp. Il decreto aiuti ter stanzia anche 100 milioni per le imprese di autotrasporto. E circa 190 milioni, sotto forma di credito d’imposta, per il sostegno alle aziende agricole, della pesca e dell’agromeccanica. Con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. Il credito d’imposta è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare dell’anno 2022.

Gli aiuti al cinema, allo sport e al Terzo settore

Per le sale teatrali, da concerto e cinematografiche arrivano 40 milioni di euro. Da ripartire con un decreto del ministero della Cultura. E 400 milioni per il Servizio Sanitario Nazionale. Serviranno per i rincari del settore ospedaliero, delle Rsa e delle strutture private. Ammontano a 50 milioni i contributi a fondo perduto per associazioni e società sportive dilettantistiche. Ma pure per chi gestisce impianti sportivi e piscine. Anche qui la ripartizione è affidata a un decreto delegato. Che stabilirà entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale i criteri di ammissione e controllo. Infine, è previsto un fondo di 120 milioni l’anno per gli enti che gestiscono servizi per la disabilità.

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