Mosca, 10mila volontari nel primo giorno di mobilitazione. Il piano del Cremlino: chi sarà chiamato

Come riferiscono i vertici della Difesa russa, il piano di «mobilitazione militare parziale» predilige innanzitutto il reclutamento di volontari con un minimo di esperienza per i ruoli di cannonieri, carristi, artiglieri e piloti. Esclusi i pensionati militari e per il momento gli studenti

Nel primo giorno della mobilitazione parziale annunciata dal presidente Vladimir Putin, «circa 10 mila cittadini» russi si sono presentati come volontari. Ad annunciarlo è il portavoce del Dipartimento per la mobilitazione, citato dalla Tass. Secondo l’ammiraglio Vladimir Tsimlyansky, l’esercito «ha ora bisogno di cannonieri, carristi, artiglieri e piloti e l’esperienza di combattimento sarà uno dei principali fattori di arruolamento». Il piano del Cremlino spiegato da Tass prevede in via prioritaria la chiamata di sottufficiali under 35, gli ufficiali minori sotto i 50 anni e quelli maggiori, invece, sotto i 55. Arruolate anche le donne, ma solo per prestazioni mediche. La priorità, però, è data a categorie quali «fucilieri, carristi, artiglieri, autisti e meccanici-guidatori». Il numero di persone, soggette alla leva militare sarà determinato dal «fabbisogno di personale militare».


Chi è esonerato

Esclusi, invece, chi ha quattro o più figli di età inferiore ai 16 anni o quattro o più fratelli di età inferiore agli 8. Ma anche i pensionati militari, chi per motivi di salute non può prendere parte alla chiamata alle armi e tutti i russi che vivono – in maniera permanente – fuori dallo Stato. «In nessun caso – ha garantito il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu – verranno coinvolti gli studenti». Erano mesi che lo spettro di una mobilitazione militare incombeva e la decisione di Putin di richiamare fino a 1 milione di riservisti – e non 300 mila come precedentemente annunciato da Shoigu – non sembra essere una sorpresa. L’intelligence del ministero della Difesa britannico, nel suo aggiornamento quotidiano, è convinto che «la mobilitazione annunciata dalla Russia è di fatto un’ammissione del fatto che la Federazione ha esaurito le scorte di volontari disposti a combattere in Ucraina». «Nuove truppe – si legge nel report – che difficilmente saranno efficaci in combattimento per mesi». 


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