Da Parigi a Roma, spuntano manifesti contro le compagnie aeree. Chi c’è dietro? Le foto

Centinaia di poster provocatori sono comparsi nelle principali città europee. L’obiettivo: vietare le pubblicità dei combustibili fossili

500 «opere d’arte satiriche» per sensibilizzare sul contributo delle compagnie aeree al riscaldamento globale. Negli ultimi giorni sono decine le città europee dove sono spuntati cartelloni pubblicitari che prendono in giro i «falsi impegni ambientali» delle principali aziende del trasporto aereo. I poster sono stati avvistati a Parigi, Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Lisbona, Manchester e anche a Roma. Nel nostro Paese, a finire nel mirino degli attivisti, è Ita Airways, ribattezzata “Ita Failways” nei cartelloni pubblicitari con tanto di nuovo pay-off aziendale: «Voliamo insieme… Verso la prossima estinzione».


L’obiettivo della campagna

La campagna pubblicitaria contro le compagnie aeree è stata rivendicata da due gruppi di attivisti: Brandalism e Subvertisers International. I messaggi dei cartelloni affissi per tutta Europa sono piuttosto eloquenti: «Qui a Lufthansa vi distrarremo con immagini di alberi mentre noi friggiamo il pianeta», si legge in una pubblicità comparsa a Londra. Oppure: «L’aeroporto a impatto zero? È quello senza aerei», recita un altro cartellone. L’obiettivo della campagna è duplice: da un lato, denunciare il ruolo delle compagnie aeree nel riscaldamento globale, dall’altro chiedere un divieto di tutte le pubblicità che abbiano a che fare con i combustibili fossili. Ogni cartellone, infatti, è accompagnato dall’hashtag #banfossilfuelads, che ha dato il nome anche a un’omonima campagna di raccolta firme promossa a livello europeo. «Il fascino degli stili di vita ad alto contenuto di carbonio, come i voli aerei sempre più frequenti, è stato creato appositamente dall’industria pubblicitaria e non mostra segni di cedimento, nonostante una delle estati più calde mai registrate», ha spiegato al Guardian Tona Merriman di Brandalism. «Chiediamo alle agenzie pubblicitarie di rifiutarsi di lavorare per clienti che producono grandi emissioni di Co2».


Quanto inquina il traffico aereo

Di tutti i mezzi di trasporto, l’aereo rimane oggi quello più inquinante. Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente, gli aerei civili producono una media di 285 grammi di Co2 per passeggero per ogni chilometro percorso. Viaggiando in automobile, i grammi di Co2 scendono a 104. Usando i trasporti pubblici si fermano ad appena 14 grammi per passeggero. Il settore dei trasporti, preso in ogni sua forma e declinazione, contribuisce per il 16,2% alle emissioni inquinanti a livello globale. Da qui la necessità di riformare il settore per renderlo più sostenibile. Le compagnie aeree stanno puntando soprattutto su carburanti alternativi, derivanti dal riciclo dei rifiuti industriali e agricoli. Il loro uso, però, è ancora molto ridotto (nel 2021 si fermava al 5,5% del totale) e, secondo diverse associazioni ambientaliste, le compagnie aeree non starebbero facendo abbastanza per ridurre il proprio impatto sul clima. A luglio, per esempio, come riportato da Reuters, la compagnia olandese Klm è stata accusata di produrre pubblicità ingannevoli e fuorvianti sui suoi impegni ambientali. Accuse da cui ora dovrà difendersi in tribunale.

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