Elezioni, le bufale storiche: dalle matite leccate ai sondaggi clandestini

La storia dei “sondaggi clandestini” prima del voto

Nell’arco dell’ultima settimana prima del voto, ma anche durante la campagna elettorale, circolano diversi sondaggi di dubbia provenienza che stimolano a far credere che un partito sia in realtà più apprezzato dell’altro contrariamente ai “sondaggi ufficiali”. Tra fine agosto e inizio settembre era circolato lo screenshot di un fantomatico sondaggio che vedeva il M5s al 29,5%, un fake diffuso da account anonimi sostenitori dei pentastellati che non si erano resi conto di un fatto: il logo del proprio partito è quello vecchio, non l’attuale. Esistono poi i “sondaggi clandestini” che vengono proposti sui social per sostenere l’idea che “non vogliono renderli pubblici” perché dimostrerebbero una maggiore preferenza verso un partito che nei sondaggi ufficiali risultava meno votato. Si tratta di immagini prive di ogni informazione che riconducano ad esempio alla metodologia, se veramente realizzati.