Il prof che taglia i capelli in classe alla studentessa iraniana: «Non sostieni la lotta delle donne nel tuo paese?»

Il docente è finito sotto procedimento disciplinare. La protesta degli Studenti Medi

In una scuola superiore del centro di Roma un professore ha tagliato i capelli in classe a una studentessa di origine iraniana. Accusandola di non sostenere la lotta delle donne nel suo paese. A raccontare l’episodio è oggi l’edizione romana di Repubblica, partendo dal dibattito in classe su Mahsa Amini. Dopo aver riassunto la vicenda il docente si è avvicinato a una studentessa che aveva delle forbici sul banco. «Proprio tu, che hai origini iraniane, dimmi… non ti sembrerebbe giusto sostenere la lotta delle donne nel tuo Paese? Non ti taglieresti una ciocca di capelli per testimoniarlo?». Subito dopo il taglio del ciuffo. La ragazza è rimasta impietrita al banco. Il resto della classe è scoppiato a ridere. La famiglia della studentessa non l’ha presa bene. Mentre il docente è finito sotto procedimento disciplinare. La Rete degli Studenti Medi ha parlato di «violenza»: «È gravissimo. Pensavamo che gli abusi di potere da parte dei docenti appartenessero ad un’altra epoca. Oggi gli studenti hanno diritti e dignità riconosciuti da leggi e statuti. Non possiamo tollerare che si usi violenza su una studentessa e si rimanga impuniti. Speriamo che gli uffici competenti si attivino al più presto per fare luce su quanto accaduto e che partano delle procedure adeguate». Anche Eleonora Mattia della Commissione pari opportunità della Regione Lazio è andata all’attacco: «Rifiutiamo ogni strumentalizzazione di minori, nel pieno rispetto della loro integrità fisica e della libertà di azione. Che le giovani ragazze siano indipendenti e libere di conoscere e appoggiare la battaglia delle “sorelle” iraniane senza forzature o umiliazioni inaccettabili».


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