Il premio Nobel per la Pace il vescovo Belo accusato di pedofilia: lo scandalo in Portogallo

Nella bufera anche il patriarca di Lisbona, José Policarpo, che avrebbe insabbiato la vicenda di cui era stato messo al corrente pochi giorni prima l’arrivo di Benedetto XVI

Uno scandalo di abusi sessuali sui minori ha coinvolto la città di Dili, la capitale di Timor Est, dove l’arcivescovo e premio Nobel per la Pace nel 1996 Carlos Felipe Ximenes Belo è accusato di pedofilia. La vicenda è stata resa nota, mercoledì 28 settembre, dalla stampa olandese. Ma ora la situazione sembra complicarsi, perché – secondo la testata spagnola Observador – il patriarca di Lisbona, don José Policarpo, era a conoscenza degli abusi dal 2010, ma sarebbe riuscito a insabbiare lo scandalo in vista della visita ufficiale, proprio in quei giorni, di Papa Benedetto XVI in Portogallo. Belo risiede attualmente a Lisbona, dove si è ritirato nel 2003, abbandonando il vescovado di Dili. Il premio Nobel per la pace aveva affermato di soffrire «di stanchezza fisica e mentale», riportano i media olandesi. I Salesiani del Portogallo, dopo aver espresso «profonda tristezza» per le accuse di abusi sessuali nei confronti di Ximenes Belo, hanno preso le distanze dalla vicenda. «Da quando è in Portogallo – si legge in una nota – non ha avuto incarichi o responsabilità educative o pastorali a servizio della nostra Congregazione. La richiesta di ospitalità è stata da noi accolta con naturalezza in quanto persona conosciuta e stimata da tutti», hanno concluso in una nota.


La vicenda

I presunti abusi commessi a Dili, da monsignor Carlos Felipe Ximenens Belo, risalgono negli anni in cui il cardinale godeva di ampia notorietà poiché era stato uno dei protagonisti della resistenza timorese contro l’occupazione indonesiana dell’isola durata vent’anni. Timor Est, infatti, si rese ufficialmente indipendente a maggio del 2002. Una vittima racconta alla stampa olandese, di essere stato abusato e poi pagato perché rimanesse in silenzio. «Ero molto felice – racconta ai media -, il vescovo Carlos Filipe Ximenes Belo non era solo il potente capo della Chiesa cattolica romana di Timor Est, ma anche un faro di speranza per il popolo». Dopo tanta notorietà, Belo improvvisamente si dimette da capo della Chiesa a Timor e Papa Giovanni Paolo II, negli ultimi anni del suo pontificato, lo solleva dalle sue funzioni il 26 novembre 2002. Spostato in Mozambico, diventa «assistente dei sacerdoti», dove torna ad occuparsi di catechismo ai bambini. Nel gennaio 2003, infine, lascia ufficialmente Timor Est per trasferirsi in Portogallo dove tuttora risiede.


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