Ostia, c’è un video della 15enne stuprata davanti al fidanzato. La madre dei due accusati: «Una vendetta contro i miei figli»

L’ex fidanzatino indagato per revenge porn. «Si era invaghita di loro perché bravi e belli»

C’è un video che racconta il caso di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 15 anni di Ostia. Un filmato che immortala un momento intimo. Che l’ex fidanzato della ragazza ha mostrato ai compagni di classe. «Mi hanno detto dei video, in uno si vede la mia faccia, non ti avevo autorizzato a diffonderlo, sei un pezzo di m… come i tuoi cugini», avrebbe detto lei in un messaggio all’ex. La ragazza, in cura per disagi psichici, se l’è presa con l’ex 16enne che non l’ha difesa. Mentre i cugini di lui, rispettivamente 23 e 24 anni e ora agli arresti domiciliari, l’avrebbero violentata in almeno due occasioni. L’ex fidanzato è indagato per revenge porn proprio per aver fatto girare il filmato. I due ragazzi si dicono innocenti.


«Lei si era invaghita di loro»

Il Messaggero racconta oggi che il 15 settembre è partita da Ostia una informativa ai pm del pool anti-violenze di piazzale Clodio. Subito dopo, la richiesta di arresto, accolta dal gip solo in parte. Per i due cugini era stato chiesto il carcere. Ma il giudice ha disposto i domiciliari. Nei giorni scorsi, tutti gli indagati – anche il sedicenne, per il quale procede la Procura dei minori – hanno ricevuto una richiesta di incidente probatorio. Secondo il racconto della ragazza la prima violenza si è consumata in auto. Dopo un passaggio accettato da lei e partito dai due ragazzi più grandi, che fanno rispettivamente il boxeur e il calciatore. La seconda in casa del fidanzato. Intanto però la madre dei due accusati se la prende con la ragazza. «Non voglio giudicare nessuno, non conosco questa ragazza ma so che sta rovinando due ragazzi. Lei – è la ricostruzione della donna in un colloquio con l’edizione romana di Repubblica si era invaghita di loro sicuramente perché bravi e belli. Forse era una vendetta perché mio nipote l’ha lasciata. Vedo lo sguardo distrutto dei miei figli, chiusi dentro casa». I due fratelli sono incensurati. Uno dei due era stato segnalato alla prefettura per consumo di cannabis.


Le versioni discordanti

Uno dei due fratelli durante l’interrogatorio dei Pm ha dichiarato che in quella casa nemmeno c’era. L’altro ha sostenuto di non aver mai sfiorato la ragazza. «I miei figli ancora devono avere modo di difendersi e già sono stati messi alla gogna per qualcosa che dimostreremo falso», dice la madre. «Ovviamente sono arrabbiata con la ragazza, ma penso che tanta è la colpa dei genitori e di chi l’aveva in cura». A eseguire i fermi la polizia, al termine di un’indagine coordinata dalla procura di Roma nella quale si ipotizza il reato di violenza sessuale. Secondo quanto si apprende, le violenze sarebbero avvenute in due distinti episodi e non sarebbe contestata la violenza sessuale di gruppo.

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