Riscaldamento, quanto costerà accendere i termosifoni in inverno: le stime dei rincari nei condomini città per città

Il balzo percentuale nella bolletta del gas rispetto all’anno scorso si aggira sulle tre cifre. Mentre gli amministratori calcolano che il 30% dei condomini rischia lo stop

In tempo di rincari tutti sono colpiti, ma alcuni sono più colpiti di altri. L’aumento delle bollette che a partire da questo autunno riguarderà molte famiglie italiane non sarà infatti del tutto uguale dal Nord al Sud dello stivale. Il think tank indipendente «Ecco» ha provato a calcolare quanto costerà riscaldare la propria casa il prossimo inverno, nel periodo che va da novembre 2022 a marzo 2023. Il balzo percentuale nella bolletta del gas rispetto all’anno scorso si aggira sulle tre cifre. Mentre gli amministratori di condominio calcolano che il 30% degli immobili con riscaldamento centralizzato rischia lo stop. Per le rate non pagate e la crescita del prezzo del gas. Che rincarerà dell’80% a ottobre secondo i calcoli di Arera.


Il balzo in bolletta, da Nord a Sud

Per un appartamento di 110 metri quadrati di classe energetica «G», ovvero la fascia di efficienza più bassa, situato a Torino, il gas necessario a proteggersi dalle temperature nelle giornate più fredde (-0,5 gradi) potrebbe arrivare a costare fino a 44 euro. In giornate più miti, con una media di 6 gradi, la cifra non scenderebbe comunque al di sotto dei 30 euro. Il costo stagionale stimato arriverebbe in media a 4.141 euro: un balzo superiore al 283% rispetto ai 1.462 euro dell’anno scorso. Con temperature meno taglienti, si registra un lieve miglioramento in bolletta. A Milano, per esempio, il massimo giornaliero dovrebbe aggirarsi sui 40 euro, con una bolletta invernale che toccherebbe in media i 3.645 euro. Scendendo lungo il territorio italiano, scendono anche i costi: a Roma si arriverebbe a un intervallo che va da 36 a 23 euro giornalieri di media, a Palermo si dovranno in vece spendere dai 27 ai 16 euro al giorno.


Un «inverno difficile»

«Le nostre stime confermano che lo sforzo economico per famiglie e imprese sarà ingente, indipendentemente dai sostegni pubblici», ha commentato a La Stampa Matteo Leonardi, cofondatore e direttore esecutivo Politiche nazionali di “Ecco”. «L’antidoto per questi prezzi oltre alla riforma della fiscalità è l’efficienza energetica», prosegue Leonardi: «Avere oggi una casa in classe energetica A permette di ridurre il costo della bolletta gas di 2/3 rispetto alla classe G». Francesca Andreolli, ricercatrice di Ecco, ha aggiunto: «Il forte legame tra le dinamiche dei mercati e le tensioni geopolitiche è causa dell’incertezza dei prezzi, e la situazione non sembra destinata a cambiare nei prossimi mesi. Sarà quindi un inverno difficile, e non per una tanto paventata mancanza di volumi di gas visto che il livello degli stoccaggi ha raggiunto il 90%, ma proprio per il costo della materia prima».

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