Stoltenberg avverte Mosca: «Se Putin usa arma nucleare, conseguenze serie». Zelensky: «Entreremo nella Nato, ne sono certo»

Nessun passo indietro dal capo dell’Alleanza atlantica dopo le ultime minacce del Cremlino, che conferma pieno sostegno all’Ucraina, ma non vie preferenziali per l’ingresso nella Nato di Kiev: «Serve l’unanimità»

«Qualsiasi uso di armi nucleari comporterà conseguenze serie per la Russia», così come «qualsiasi attacco deliberato contro infrastrutture critiche della Nato riceverà una risposta ferma e compatta». Sono le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista all’emittente statunitense Nbc. Il numero uno dell’Alleanza Atlantica ha sottolineato che evocare l’uso di armi nucleari è «pericoloso», così come le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, le cui parole sul possibile uso delle armi nucleari, sono state definite da Stoltenberg «pericolose e sconsiderate». Il numero uno della Nato ha poi osservato che la conquista della città di Lyman da parte delle forze ucraine «dimostra che gli ucraini stanno facendo progressi e che sono in grado di respingere le forze di Mosca». Nel corso dell’intervista, il numero uno della Nato ha osservato che «il miglior modo per contrastare le annessioni proclamate dalla Russia di parti del territorio ucraino consiste nel continuare a sostenere il governo di Kiev». Quanto invece a una possibile accelerazione dell’ingresso dell’Ucraina tra i Paesi della Nato, come richiesto dal presidente ucraino Zelensky nelle scorse ore, «deve essere presa da tutti i membri», ossia all’unanimità, ha infine rimarcato Stoltenberg. In serata, nel quotidiano videomessaggio diffuso sui canali ufficiali, il presidente ucraino ha ricordato: «Nove Paesi della Nato hanno sostenuto le aspirazioni dell’Ucraina a diventare un membro a pieno titolo dell’Alleanza. Ci stiamo muovendo in questa direzione e sono sicuro che realizzeremo questo nostro progetto».


Foto in copertina: ANSA / Archivio


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