Si è conclusa a Montecitorio la riunione del consiglio federale della Lega, la seconda a distanza di sette giorni. I membri hanno confermato a Matteo Salvini «il pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia un governo politico e all’altezza delle aspettative», si legge nella nota del partito. Durante la riunione, è stata stilata una lista di priorità delle quali la Lega si farà carico nel prossimo governo: «Stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo». L’elenco è stato approvato all’unanimità. L’ufficio stampa del carroccio fa sapere, inoltre, che il consiglio federale ha elaborato una serie di «scenari futuri, ribadendo l’ottimo lavoro della Lega di governo». Ma, sottolineano dallo staff di Salvini, la riunione si è conclusa ricordando «la necessità di riportare al centro “la buona politica”, chiudendo così la stagione dei tecnici». Un messaggio a chi, invece, ipotizza la presenza dei cosiddetti ministri tecnici nell’eventuale governo Meloni. A tal proposito, il comunicato della Lega riporta alcuni virgolettati del segretario: «Salvini ha ricordato che la Lega ha donne e uomini di valore “che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità” e alla fine ha confermato di avere “idee chiare” sul da farsi e sulla squadra da portare al governo». Dopo il consiglio, sulle agenzie stampa è iniziata a circolare un’ipotesi dei ministeri che la Lega vorrebbe gestire nel prossimo esecutivo: Interno, Infrastrutture, Agricoltura e Affari regionali o Riforme per l’autonomia. Lista che a Open, invece, alcune fonti interne al partito definiscono inattendibile.
Giorgetti: «Salvini candidato naturale per il Viminale»
Al termine del consiglio federale, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, è stato intercettato da alcuni giornalisti fuori da Montecitorio: «No, no, c’è una lista di ministeri interessanti per la Lega, ma non abbiamo parlato di nomi», ha risposto a chi gli chiedeva se fosse stata presentata una rosa di nomi a Meloni. E ha aggiunto: «Salvini mi sembra un candidato naturale per il Viminale». Intanto, il segretario del Carroccio, in un video registrato e diffuso dopo il consiglio, ha rimarcato che il prossimo governo sarà «politico, di centrodestra e durerà 5 anni, senza beghe e senza litigi».
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